Le associazioni e i collettivi di persone transgender, con una nota congiunta, chiedono di essere convocati al tavolo tecnico, annunciato dai ministri della Salute Orazio Schillaci e della Famiglia Eugenia Roccella, sulla disforia di genere dei minori, a partire dall’uso della triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà.
“L’istituzione del tavolo tecnico governativo non ha visto, al momento, alcuna interlocuzione con quelle realtà associative che da decenni si occupano della salute delle persone trans”, si legge nel comunicato firmato da diverse associazioni tra cui Movimento Identità Trans, Libellula, Acigay, Mario Mieli, Gay Net, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Casa delle Donne Lucha y Siesta.
Secondo uno studio del 2016, ricordano le associazioni, “a fronte del 40% di giovani persone trans a rischio suicidio, la terapia con triptorelina riduce del 70% tale drammatica possibilità”. Pertanto, aggiungono i firmatari, “riteniamo doveroso il coinvolgimento diretto delle nostre realtà, onde evitare il rischio che il tavolo possa esser diretto e condotto da chi fino ad oggi ha guidato una crociata ideologica contro la nostra comunità, negando e marginalizzando i bisogni delle persone trans più piccole”, conclude la nota.
L’elenco completo delle associazioni firmatarie:
Movimento Identità Trans, Libellula, Associazione Trans Napoli, Gender Lens, Gender X, Gay Net, Casa delle donne Lucha y Siesta, EDGE, Famiglie Arcobaleno, Antinoo Arcigay Napoli, Pochos Napoli, Pride Vesuvio Rainbow, Coordinamento Campania Rainbow, Gruppo Trans Affetti, Oltre il Genere, Radicali Napoli, Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli, ALFI – Associazione Lesbica Femminista Italiana, Rete Genitori Rainbow, Associazione Quore, Agapanto T Genus, CEST, Associazione Romni, Associazione Rowni-Roma, Woman Network Italy, NUDI, Dì Gay Project, Arcigay, Differenza Lesbica Roma, Snodo Mandrione, Psy Onlus, Arcigay Rete Trans Nazionale, Omphalos Lgbt+, Agedo.
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