Trump: ‘Il tentato omicidio causato dalla retorica di Harris’. Timori di una talpa nello staff – Mondo – Ansa.it

Trump: ‘Il tentato omicidio causato dalla retorica di Harris’. Timori di una talpa nello staff – Mondo – Ansa.it


Donald Trump attacca Kamala Harris e Joe Biden accusando la loro retorica di essere responsabile del tentato omicidio. In un’intervista a Fox news, il tycoon ha detto che l’attentatore “ha agito sull’onda di un linguaggio altamente incendiario da parte dei democratici”.

Le indagini sul presunto tentato assassinio di Trump continuano senza sosta e sono concentrate sul potenziale attentatore e su come sapesse dove si trovava l’ex presidente. Il programma giornaliero di Trump non è più pubblico da quando ha lasciato la Casa Bianca e solo saltuariamente l’ex presidente ha giornalisti al seguito. Il timore, secondo alcune fonti riportate dai media, è quello di un talpa interna alla squadra di Trump. L’ipotesi migliore invece è che Ryan Routh sia solo stato ‘fortunato’ a trovarsi nel posto giusto. Un altro nodo è quello della sicurezza dell’ex presidente che, non essendo più alla casa Bianca, non è protetto più come in passato. A complicare il lavoro degli agenti al seguito è poi la passione dell’ex presidente per gli eventi all’aperto e per il golf, che rendono più complesso difenderlo. Routh potrebbe apparire in tribunale nelle prossime ore. Le autorità non hanno ancora presentato le accuse nei suoi confronti.

L’uomo sospettato di voler uccidere Trump è stato accusato di crimini federali legati alle armi da fuoco, e in particolare il possesso di un’arma nonostante fosse un condannato e il possesso di un’arma con numero di serie parzialmente cancellato. Lo riporta l’Associated Press, sottolineando che Ryan Routh rischia 15 anni di prigione per la prima accusa e altri cinque per la seconda. Una seconda udienza è fissata per il 23 settembre.

L’uomo armato al club di golf di Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, 58 anni, come riportano i media Usa. Routh ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e nel 2018 si è trasferito alle Hawaii. Sui suoi social ha postato più volte in merito alla guerra in Ucraina, tentando anche di reclutare soldati per la causa di Kiev. 

Ryan Routh ha una sfilza di precedenti penali, grandi e piccoli, lunga oltre 20 anni, e nel 2002 fu arrestato nel North Carolina quando aveva 36 anni per il possesso di una mitragliatrice, che la polizia allora, sulla scia degli eventi dell’11 settembre, classificò come “arma di distruzione di massa”, scrivono i media americani. 

Un ufficiale della legione straniera ucraina ha raccontato a Cnn che Routh li aveva contattati più volte, ma ha affermato di non aver mai fatto parte dell’unità militare in cui combattono i volontari stranieri. “Il modo migliore per descrivere i suoi messaggi è ‘idee deliranti'”, ha detto Oleksandr Shaguri del Dipartimento di coordinamento degli stranieri del Comando delle forze terrestri. “Ci offriva un gran numero di reclute da diversi Paesi, ma per noi era ovvio che le sue offerte non erano realistiche. Non abbiamo nemmeno risposto, non c’era nulla a cui rispondere”. 

Nuovo tentato assassinio di Trump: ‘Non mi arrenderò mai’

Il secondo tentato assassinio di Donald Trump in due mesi. “Sto bene, non mi arrenderò mai”, ha rassicurato l’ex presidente a stretto giro. L’allarme è scattato intorno alle 13.30. Trump stava giocando a golf al suo club di West Palm Beach: era fra la quinta e la sesta buca quando un agente del Secret Service che lo precedeva ha individuato la canna di un fucile che sbucava dalla recinzione ed è intervenuto aprendo il fuoco, mettendo in fuga l’uomo armato. I suoi colleghi, nel frattempo, hanno messo al sicuro Trump: si sono avventati su di lui e lo hanno coperto, protetti anche da cecchini con i treppiedi.

L’ex presidente è stato poi allontanato su una golf car, prima di rientrare a Mar-a-Lago con una scorta rafforzata. Un testimone nelle vicinanze ha visto il sospettato scappare dai cespugli ed è riuscito a scattare foto dell’auto su cui è fuggito, una Nissan Nera, e della targa. Consegnate le immagini alla polizia, gli agenti sono riusciti a individuarlo e fermarlo: quando lo hanno bloccato non era armato ed era calmo, senza mostrare grandi emozioni. Il testimone lo ha identificato e ora l’uomo è sotto custodia della polizia. “Non ha rilasciato dichiarazioni”, ha detto lo sceriffo Ric Bradshaw.

Fra i cespugli la polizia ha trovato uno zaino, una telecamera GoPro e un fucile stile Ak-47 con il mirino, un semiautomatico che rendeva Trump ‘vicino’ al pericolo nonostante fosse in realtà fra i 270 e i 400 metri di distanza. Le indagini sono nelle fasi iniziali, anche se l’Fbi, senza giri di parole, afferma di indagare “su quello che appare il tentato assassinio dell’ex presidente”. Il movente del sospettato non è ancora chiaro.

Joe Biden e Kamala Harris sono stati informati dell’episodio e continueranno ad essere aggiornati. Il presidente e la vicepresidente sono “sollevati” dal fatto che Trump stia bene. “Sono lieta che stia bene. La violenza non ha posto in America”, ha aggiunto Harris. “Ho appena parlato con il presidente Trump. E’ una delle persone più forti che io conosca. E’ di buon umore, ed è più determinato che mai a salvare il Paese”, ha messo in evidenza il senatore repubblicano alleato di Trump, Lindsey Graham.

La sparatoria nelle vicinanze di Trump arriva a due mesi dal tentato assassinio dell’ex presidente a Butler, in Pennsylvania, per mano del 20enne Thomas Crooks, ucciso sulla scena da un cecchino. Crooks ha colpito l’ex presidente mentre era sul palco, ferendolo all’orecchio ma uccidendo un’altra persona e ferendone altre due.

Un tentato omicidio che ha scatenato una bufera sul Secret Service, costringendo la direttrice a dimettersi. In questa occasione, gli agenti a seguito di Trump hanno reagito prontamente evitando il peggio a 51 giorni da elezioni che saranno decise da qualche migliaio di voti. In questa occasione, gli agenti a seguito di Trump hanno reagito prontamente evitando il peggio a 51 giorni da elezioni che saranno decise da qualche migliaio di voti. Mentre il voto anticipato inizia in alcuni Stati, i toni della campagna si sono accesi, con i due candidati che non si stanno risparmiando attacchi pesanti da quando sono saliti sul palco di Abc per il loro primo, e forse ultimo dibattito.

Zelensky: ‘Auguri a Trump, no alla violenza politica’. Il Cremlino: ‘Giocare con il fuoco ha conseguenze’

Volodymyr Zelensky condanna la “violenza politica” per l’attentato a Donald Trump. “Sono felice che Trump sia sano e salvo”, scrive il presidente ucraino su X. “I miei migliori auguri a lui e alla sua famiglia. E’ positivo che il sospetto sia stato arrestato. Questo è il nostro principio: lo stato di diritto è fondamentale e la violenza politica non ha posto in nessuna parte del mondo”.

Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze“, ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rifersce Interfax.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *