Delitto di Garlasco, Alberto Stasi: ‘Ho fiducia nella giustizia per Chiara’. Il legale dei Poggi: ‘È il settimo tentativo di far cadere la condanna’ – Notizie – Ansa.it

Delitto di Garlasco, Alberto Stasi: ‘Ho fiducia nella giustizia per Chiara’. Il legale dei Poggi: ‘È il settimo tentativo di far cadere la condanna’ – Notizie – Ansa.it


Alberto Stasi ha “fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara“. Lo ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocata Giada Bocellari, che stamani ha parlato brevemente, dopo la riapertura delle indagini a Pavia su Andrea Sempio, con il 41enne condannato a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi del 2007.

“Alberto è molto razionale – ha aggiunto la legale – ormai ha praticamente scontato la sua pena ed è fiducioso, però, che sia fatta giustizia, perché lui si è sempre dichiarato estraneo”.

 “Al momento noi non faremo un’istanza di revisione del processo sull’onda mediatica, non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l’ha già praticamente scontata” ha continuato Bocellari, che ha precisato che l’istanza di revisione “la faremo prima o poi”, quando “avremo gli esiti della consulenza dei pm” di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma “ora attendiamo” le nuove indagini.

L’avvocato chiede ai media di essere “garantisti con Sempio, cosa non fatta con Stasi”. 

“A questo punto sono passati tanti anni, Stasi è praticamente al fine pena (è stato ammesso al lavoro esterno nel 2023, ndr) e noi attendiamo la prosecuzione dell’inchiesta, perché allo stato noi non abbiamo accesso agli atti dei pm di Pavia e attendiamo anche la consulenza della Procura, che ovviamente ci interessa”. Una volta che sarà depositata la consulenza dei pm, anche alla luce dei prelievi genetici previsti per domani su Sempio, “chiaramente prima o poi faremo l’istanza di revisione”.

L’avvocato ha spiegato che “già nel 2014 era stata fatta una consulenza sul materiale biologico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi e il tema, però, era che era stato detto all’epoca che era degradato”. Ora, con l’accertamento portato avanti dalla difesa di Stasi e confluito nelle nuove indagini a Pavia, “c’è stata una nuova lettura dei dati, dei tracciati, che è stata fatta nel 2025 con nuove tecniche scientifiche”.

Ora, ha chiarito la legale, gli accertamenti della Procura di Pavia dovranno chiarire se “quel Dna è di Sempio” e se quelle sono le tracce genetiche “dell’aggressore”. E ancora: “Vediamo dopo il prelievo del Dna, capiamo prima questo”. 

 “E’ il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro, straordinario”. Così, al telefono con l’ANSA, Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia Poggi, commenta la riapertura dell’indagine sull’omicidio di Chiara per il quale Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.

“Dopo la sentenza passata in giudicato della vicenda se ne sono occupati in totale una quarantina di magistrati, tutti sostenendo la piena responsabilità di Stasi”.

“Attendiamo gli esiti di questa ulteriore inchiesta”, aggiunge il legale, che già questa mattina ha depositato in procura a Pavia la richiesta di poter depositare la nomina per la parte offesa, ha affermato. 

“Dopo diciotto anni sia io che mia moglie che nostro figlio pensavamo che fosse finita”. A dirlo, intervistato da Repubblica, Giuseppe Poggi, il padre di Chiara. “Siamo rimasti di sasso, nessuno ci aveva detto niente”.

Per il papà di Chiara, “non è il momento di azzardare dei ragionamenti. Non vogliamo farlo, siamo sempre stati prudenti e misurati, fin dal primo giorno. Abbiamo atteso per anni che la verità giudiziaria sulla morte di nostra figlia venisse a galla e fosse scritta. In modo definitivo. In questa fase ogni nostra dichiarazione sulle novità emerse potrebbe essere strumentalizzata”.

“Ritrovarsi di nuovo immersi in questa storia non ci fa bene. È come una ferita mai completamente cicatrizzata che all’improvviso si riapre. Brucia. Non farà bene nemmeno a Marco” ha concluso.  
   

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