L’Unifil: ‘Giorni di tensione, ma la missione non cambia’ – Notizie – Ansa.it

L’Unifil: ‘Giorni di tensione, ma la missione non cambia’ – Notizie – Ansa.it


 All’alba di questa mattina sono risuonati anche nella base italiana dell’Unifil, nel sud del Libano, gli allarmi per il lancio di missili tra Israele e Iran.

Proprio nei momenti in cui venivano registrati gli ultimi lanci, e in cui Donald Trump annunciava la tregua raggiunta tra Israele e Iran, nella base di Shama sono risuonati gli allarmi che ordinavano ai militari di trovare riparo con i dispositivi di protezione indossati. Non si è trattato comunque di un allarme bunker, come capitato nei giorni e scorsi e, più frequentemente, nelle settimane successive all’8 ottobre. 

 “In questi giorni abbiamo vissuto momenti di tensione. Qui nel sud del Libano viviamo da sempre una fragile stabilità da diversi mesi. La missione ha continuato sempre a monitorare l’area di operazione, a supportare la popolazione, questo non si è mai fermato. Abbiamo mantenuto un livello di attenzione più elevato continuando a lavorare però come abbiamo sempre fatto anche durante i momenti di grave crisi e di conflitto”. Così il portavoce dell’Unifil, Andrea Tenenti, spiegando che “per il momento non cambia la nostra attività quotidiana. Siamo sotto il mandato delle Nazioni Unite, abbiamo un mandato da svolgere”.   “Sicuramente rimarremo con un livello di attenzione diverso ma questi due anni ci hanno tenuto sempre con un’attenzione molto elevata – ha aggiunto – Siamo preparati, niente è cambiato per le nostre attività, anche quelle diplomatiche. Per il momento non ci sono cambiamenti, ci sono quasi 1.000 caschi blu italiani, sono adeguati alla situazione del momento. In totale ci sono quasi 10 mila soldati da quasi 50 Paesi”. 

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