La morsa dell’afa in Europa, chiusa la Tour Eiffel – Notizie – Ansa.it

La morsa dell’afa in Europa, chiusa la Tour Eiffel – Notizie – Ansa.it


L’Europa continua a boccheggiare sotto un’ondata di calore che miete le prime vittime e mette a dura prova le infrastrutture. A Parigi l’allerta rossa tiene chiusa la Torre Eiffel e le scuole, Spagna e Portogallo segnano un nuovo record con il termometro salito sopra i 46 gradi, il torneo di Wimbledon in Gran Bretagna assiste all’apertura più calda di sempre e in Turchia continuano le evacuazioni di migliaia di persone  per gli incendi selvaggi, destinati a colpire anche la Grecia che ha fatto già scattare il piano di contenimento.

I primi ad entrare in assetto da combattimento sono gli ospedali, che si aspettano un picco di ricoveri soprattutto tra gli anziani. L’altra fascia da proteggere è quella dei bambini: in Francia il ministero dell’Istruzione ha disposto la chiusura totale o parziale di 1.350 scuole pubbliche, su 45 mila, oltre a centinaia di asili privati. Ogni città ha poi il suo piano per alleviare i disagi alla popolazione: a Marsiglia le piscine comunali diventano gratuite durante l’ondata di calore, così come i musei a Lione.

Non è solo il caldo in sé a provocare danni, ma anche i violenti temporali che innesca. In Savoia le piogge battenti hanno costretto a interrompere il traffico ferroviario tra Parigi e Milano per diversi giorni. Le colate di fango hanno invaso i binari a Modane, al confine con l’Italia, ed eventuali danni alle linee potrebbero prolungare lo stop. Nessuna vittima, ma la storica piena del torrente Charmaix, inedita da 70 anni, ha provocato allagamenti e danni ingenti mentre una frana di fango, nel Tirolo austriaco, ha costretto all’evacuazione di oltre 100 persone.

Il termometro segna numeri impressionanti anche a Sud. In Spagna giugno si è chiuso come il mese più caldo mai registrato, con una media di 23,6 gradi, oltre 3,5 sopra la norma 1991-2020.

A Huelva si sono toccati i 46 gradi, record per un avvio di estate. La Catalogna ha battuto il suo record di decessi legati all’afa a giugno, ben 43 sui 380 di tutta la Spagna. In Portogallo, a Mora, picco di 46,6°C, con più di un terzo delle stazioni meteo che hanno superato i 40 gradi. E non c’è tregua all’orizzonte: allerta per nottate tropicali con minime sopra i 25 e nuove punte di oltre 40 gradi. A Barcellona, per aiutare abitanti e turisti, nelle strade vengono distribuiti gratuitamente cappelli e bottiglie d’acqua.

Al Nord la canicola non risparmia nemmeno Olanda e Germania. A Rotterdam e nel Brabante è scattato il piano scolastico ‘temperature tropicali’, che anticipa l’ingresso di un’ora e prevede l’uscita alle 12. In Germania invece si può contare sull’antico ‘hitzefrei’, il permesso di assenza per caldo, molto utilizzato anche perché le vacanze scolastiche durano soltanto sei settimane. Assieme a bambini e anziani, tra le fasce più vulnerabili ci sono i senzatetto: in Austria la Caritas ha attivato 23 ‘oasi climatizzate’, ovvero spazi con aria condizionata e bibite allestiti in gallerie pubbliche e giardini delle chiese, con medici volontari a disposizione.

Si soffre anche fuori dall’Europa. Il Giappone ha chiuso giugno con la temperatura media più alta mai registrata da quando sono iniziate le statistiche nel 1898. L’Agenzia meteorologica giapponese ha rilevato un’anomalia di 2,34 gradi sopra la media e acque costiere più calde di 1,2 gradi, segnando un record assoluto.

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