Strage di Bologna, definitivo l’ergastolo per Bellini – Notizie – Ansa.it

Strage di Bologna, definitivo l’ergastolo per Bellini – Notizie – Ansa.it


Con la conferma da parte della Cassazione dell’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, si chiude la partita giudiziaria sugli esecutori materiali della strage di Bologna, che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

I giudici della sesta sezione penale, dopo alcune ore di camera di consiglio, hanno rigettato le istanze presentate dai difensori dell’ex estremista nero, accusato di concorso in strage con gli ex Nar Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, e dagli altri due imputati. Confermate, infatti, le condanne a sei anni per l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, che doveva rispondere di depistaggio, e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero.

I giudici hanno quindi totalmente accolto le richieste del procuratore generale, Antonio Balsamo, che nel corso della sua requisitoria ha parlato di un “quadro probatorio solido” a carico di Bellini per quanto avvenuto alle 10:25 di 45 anni fa, quando una bomba contenuta in una valigia causò il crollo dell’ala ovest dello scalo ferroviario.

“La sentenza rappresenta un punto di arrivo fondamentale – commenta l’avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile per l’associazione delle vittime della Strage di Bologna e per gli enti locali – frutto di anni di percorso giudiziario e di lotta per la verità e la giustizia. Oggi possiamo dire in maniera definitiva che sappiamo chi finanziò l’attentato, che quell’attentato si colloca a pieno titolo nella strategia della tensione, sappiamo chi organizzò l’attentato, chi erano i mandanti e sappiamo retroscena importantissimi sull’attività di depistaggio”.

L’esponente di Avanguardia Nazionale venne riconosciuto dall’ex moglie come l’uomo filmato da un video amatoriale in stazione la mattina della strage. Per il rappresentante dell’accusa, la sua responsabilità nell’attentato è stata affermata da una sentenza che “mette in pratica i principi elaborati dai più autorevoli teorici del garantismo penale”. Inoltre, il ragionamento della sentenza della Corte di assise di appello “risulta pienamente in linea con la struttura argomentativa delle altre pronunce, divenute irrevocabili, che hanno affermato la colpevolezza di Fioravanti, Mambro, Ciavardini e Cavallini per la strage di Bologna”.

Ricostruzione dei fatti che “trova ulteriore conferma nelle parti della motivazione relative ai rapporti sviluppati dai gruppi terroristici eversivi, protagonisti della strategia stragista, con la loggia P2 e i settori deviati dei servizi segreti”. Il pg, commentando la sentenza dei supremi giudici, afferma che si tratta di un “passo importante per la piena realizzazione di quel diritto alla verità che spetta non solo alle vittime e alle loro famiglie, ma a tutto il popolo italiano su un fatto che ha rappresentato il più grave atto terroristico della storia della Repubblica Italiana”.

La decisione degli ermellini arriva a sei mesi di distanza dalla sentenza dei giudici del Palazzaccio, che hanno fatto passare in giudicato l’ergastolo per Gilberto Cavallini, accusato di avere “fornito alloggio a Mambro, Fioravanti e Ciavardini nella fase immediatamente precedente alla strage”, di avere falsificato con il documento intestato a Flavio Caggiula, consegnato da Ciavardini a Fioravanti, e di avere “messo a disposizione” dei sodali un’auto con la quale hanno raggiunto “il luogo della strage”.

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