“Penso che debbano essere tenuti qui per alcuni mesi in una prigione israeliana, in modo che si abituino all’odore dell’ala terroristica”: lo afferma il ministro dell’ultradestra israeliana Itamar Ben Gvir riguardo agli attivisti della Flotilla in attesa di espulsione. Ben Gvir, in un video-messaggio postato su X, ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu sta commettendo un “errore” ad espellerli, “perché questo li spingerà a tornare ancora e ancora e ancora”.
Gli attivisti della Flotilla detenuti in Israele “vengono trasferiti nella prigione di Saharonim, vicino alla prigione di Ketsiot, ad eccezione di quelli della barca dei Marinette, intercettati oggi. Diversi, tra cui il nostro vicepresidente Alexis Deswaef, si sono rifiutati di firmare documenti che riconoscevano falsamente un ‘ingresso illegale’ in territorio israeliano e hanno iniziato uno sciopero della fame. È prevista un’udienza presso la prigione”. Lo fa sapere l’International Federation for Human Rights, di cui fa parte Adalah, il team giuridico della Flotilla.
In tutto sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla arrestati in acque internazionali dalle forze dell’esercito israeliano. Lo ha confermato Loubna Yuma, legale di Adalah, il team giuridico della Flotilla.
Intanto sono arrivati, all’aeroporto di Fiumicino, i quattro parlamentari italiani, liberati dalle autorità di Israele, che facevano parte della Flotilla e fermati mentre la loro imbarcazione si stava avvicinando a Gaza. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi sono giunti con un volo di linea da Tel Aviv e quindi sbarcati alle 14.10 al Terminal 3. Successivamente saranno accolti, tra gli altri, allo scalo romano, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, dal senatore M5S, Lorenzo Patuanelli, e dal portavoce Avs, Angelo Bonelli.
“Stiamo bene. Il nostro pensiero va ora a tutti gli attivisti, affinché siano al più presto liberati”. Lo ha detto a Fiumicino il deputato Arturo Scotto appena sbarcato dall’aereo.
Abbracci con i familiari e commozione a Fiumicino per i quattro parlamentari italiani. Stanchi, visibilmente provati ma con ripetuti accenni di sorriso. Ad accoglierli, all’esterno del Terminal 3, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la segretaria del Pd, Elly Schlein, il senatore M5S, Lorenzo Patuanelli, il portavoce Avs, Angelo Bonelli, la coordinatrice della segreteria Pd Marta Bonafoni. Anche con loro abbracci calorosi e parole di bentornato.
“Sono in corso le procedure per concludere la provocazione Hamas-Sumud e finalizzare l’espulsione dei partecipanti a questa farsa. Sono già stati espulsi 4 cittadini italiani. Gli altri sono in fase di espulsione. Israele desidera porre fine a questa procedura il più rapidamente possibile”. Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano su X postando foto “di Greta Thunberg e degli altri partecipanti a questa provocazione mentre arrivano in Israele”. “Sono tutti sani e salvi”, aggiunge. “Come hanno ripetutamente affermato Israele, Italia, Grecia e il Patriarcato latino di Gerusalemme, qualsiasi aiuto trasportato da queste imbarcazioni, per quanto piccolo, avrebbe potuto essere trasferito pacificamente a Gaza. Questa non era altro che una provocazione”, conclude il post.
“Ho parlato con i quattro parlamentari italiani rilasciati dalle autorità israeliane e gli altri attivisti italiani della Flotilla ad Ashdod, stanno tutti bene, non c’è stato alcun maltrattamento“. Lo dichiara l’ambasciatore di Italia in Israele, Luca Ferrari. “Il console italiano sta per incontrare a breve gli attivisti a Ketziot. Le autorità italiane si stanno adoperando per far rilasciare tutti gli altri italiani. I quattro parlamentari rilasciati sono già all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, partiranno per Roma Fiumicino alle 10, ha aggiunto l’ambasciatore.
La tv israeliana Channel 12 riferisce di febbrili contatti nelle ultime ore tra le autorità italiane e il capo del Mossad David Barnea dopo che si sono diffuse notizie secondo cui alcuni attivisti della Flotilla arrestati sarebbero stati maltrattati. Le autorità italiane hanno chiesto con urgenza a Barnea di fornire immagini dei detenuti per verificare le condizioni, chiarendo che la voce sta alimentando le proteste a Roma. Barnea ha parlato con la ministra Miri Regev, responsabile del porto di Ashdod, sollecitandola a fornire foto con urgenza. Il materiale è stato trasmesso in Italia “per porre fine alla tempesta diplomatica”.
“Marinette, l’ultima imbarcazione rimasta della Global Sumud Flotilla, è stata intercettata alle 10:29 ora locale, a circa 42,5 miglia nautiche da Gaza“. Lo riferisce la Global Sumud Flotilla.”In 38 ore, le forze navali di occupazione israeliane hanno intercettato illegalmente tutte le nostre 42 imbarcazioni – aggiungono – ciascuna delle quali trasportava aiuti umanitari, volontari e la determinazione di rompere l’assedio illegale di Israele su Gaza. Marinette ha navigato con lo spirito del sumud – fermezza – anche dopo aver visto il destino di 41 imbarcazioni prima di lei”. Poi assicurano: “Questa non è la fine della nostra missione. La nostra determinazione ad affrontare le atrocità di Israele e a schierarci al fianco del popolo palestinese rimane incrollabile”.
Opposizione greca: ‘il governo si adoperi per il rilascio della Flotilla’
“Condanniamo fermamente l’attacco delle forze militari israeliane alle navi della flotta di solidarietà internazionale che trasporta aiuti umanitari a Gaza e invitiamo il governo (ellenico) a prendere tutte le misure necessarie per l’immediato rilascio e il rientro in sicurezza dei 27 cittadini greci nel nostro Paese”. Lo si legge in una dichiarazione congiunta dei partiti di opposizione greci di sinistra, ovvero Pasok, Syriza, Nea aristerà (‘Nuova sinistra’) e Plefsi Eleftherias (‘Rotta della libertà’).
Nella dichiarazione, ripresa dal sito di Efsyn, si legge: “L’attacco dell’esercito israeliano alla flotta di solidarietà internazionale Global Sumud Flotilla, avvenuto ieri all’alba in acque internazionali, costituisce una violazione del diritto internazionale e del diritto del mare”. I partiti di opposizione hanno aggiunto che “non è ancora chiaro dove siano stati trasferiti i passeggeri, tra cui ci sono 27 cittadini greci, compreso un membro del Parlamento ellenico, la deputata di Nea Aristerà Peti Perka”.
Lula chiede la liberazione dei 15 brasiliani della Flotilla
Il Brasile “esorta il governo israeliano a liberare immediatamente i difensori dei diritti umani” fermati durante “l’intercettazione illegale e la detenzione arbitraria delle imbarcazioni che compongono la Global Sumud Flotilla”, tra cui quindici attivisti brasiliani, inclusa la deputata federale Luizianne Lins. Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri, nella quale il governo di Luiz Inacio Lula da Silva “condanna con la massima fermezza” l’azione di Tel Aviv.
“Considerato il carattere pacifico della flottiglia e il suo obiettivo di consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, la sua intercettazione da parte delle forze di sicurezza israeliane costituisce una grave violazione del diritto internazionale”, prosegue la nota. Il Brasile “ribadisce la propria posizione secondo cui Israele dovrà essere ritenuto responsabile per qualsiasi atto illegale e violento commesso contro la flottiglia e contro gli attivisti pacifici” e ricorda che “Israele è vincolato dagli obblighi legali derivanti dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari, esigendo che venga facilitato l’accesso delle autorità consolari dell’ambasciata del Brasile a Tel Aviv a tutti gli attivisti brasiliani detenuti illegalmente”, conclude la nota.
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