Israele e Hamas si sono scambiati “liste di prigionieri da rilasciare”, ha dichiarato all’Afp un leader di Hamas. “L’ottimismo prevale tra tutte le parti” nei colloqui su Gaza.
Steve Witkoff e Jared Kushner sono a Sharm el Sheikh in Egitto per partecipare ai colloqui indiretti, riportano media egiziani e americani. L’inviato e il genero-consigliere di Donald Trump – viene ricordato dandone notizia – sono stati gli artefici del piano in 20 punti del presidente Usa che prevede tra le altre condizioni un ritiro graduale di Israele dalla Striscia e il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in mano ad Hamas entro 72 ore dall’inizio della tregua.
Il canale saudita Al-Hadath riferisce che una delegazione della Jihad islamica palestinese si unirà oggi ai colloqui per la tregua e la liberazione degli ostaggi a Gaza, in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Lo riferiscono i media israeliani. Parteciperà anche una delegazione del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, fazione minore ma ancora attiva all’interno del fronte terroristico palestinese. Nel suo discorso per il secondo anniversario dell’attacco del 7 ottobre 2023, il leader della Jihad islamica ha dichiarato che è possibile “raggiungere un’intesa sulle clausole riguardanti il rilascio dei prigionieri entro i prossimi giorni, privando così Israele dei suoi pretesti per l’aggressione”.
Secondo un articolo pubblicato dal Wall Street Journal, Hamas chiede che i corpi dei suoi leader assassinati Yahya e Muhammad Sinwar siano tra quelli rilasciati da Israele, insieme a quelli dei condannati per terrorismo e dei detenuti ancora in vita, in cambio dei 48 ostaggi detenuti dai gruppi terroristici a Gaza. A riprendere la notizia è il Times of Israel. La richiesta era già stata avanzata in precedenza, ma Israele l’aveva respinta, osserva il quotidiano.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha dichiarato all’agenzia di stampa saudita Al-Arabiya che sono necessarie “forti garanzie internazionali scritte” per garantire che Israele adempia ai propri obblighi. Lo riporta il Times of Israel. Al-Ansari afferma che il Qatar vuole garantire che i negoziati attualmente in corso in Egitto – il ritorno degli ostaggi, il rilascio dei prigionieri di sicurezza palestinesi e una pausa nei combattimenti – portino al ritiro di Israele da Gaza, all’ingresso di maggiori aiuti e alla fine definitiva della guerra. Osserva inoltre che il piano Trump attualmente in discussione esclude esplicitamente lo sfollamento dei residenti da Gaza, nonché la fine dei discorsi di annessione e occupazione. Afferma che le parti hanno concordato su 20 principi, ma “il diavolo si nasconde nei dettagli”, come si dice in inglese. Il primo ministro del Qatar Mohammed Abdulrahman Al Thani è atteso oggi in Egitto per partecipare ai negoziati indiretti in corso tra Israele e Hamas.
Hamas condanna in una dichiarazione la visita del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir alla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei) : “E’ stata una mossa deliberatamente provocatoria che riflette il pensiero fascista del governo israeliano”.
Le forze israeliane hanno arrestato stamattina decine di cittadini e li hanno interrogati sul posto dopo averli aggrediti nel campo di Al-Arroub, nel governatorato di Hebron, in Cisgiordania. E’ quanto rende noto l’agenzia palestinese Wafa. L’irruzione sarebbe avvenuta all’alba. I militari avrebbero arrestato decine di persone e le avrebbero aggredite dopo averle perquisite, ammanettate e bendate. Poi, secondo Wafa, li hanno interrogati sul posto dopo aver trasformato il Centro Sociale Giovanile di Al-Arroub in un centro per gli interrogatori. In seguito li hanno rilasciati. Le forze israeliane avrebbero inoltre sparato proiettili veri contro i fedeli che uscivano dalla preghiera dell’alba durante l’irruzione nel campo. Non sono stati tuttavia segnalati feriti. Bassam Jabr, direttore generale dell’Istruzione a Hebron Nord, ha annunciato che l’orario scolastico sarà posticipato a giovedì nelle scuole del campo, nella Scuola Agraria di Al-Arroub e nella Scuola Sheikh di Al-Arroub.
Almeno otto palestinesi sono stati uccisi e altri 61 feriti nei nuovi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute dell’enclave palestinese, secondo quanto scrive Al Jazeera. Due corpi sono stati recuperati dalle macerie dei precedenti attacchi israeliani nello stesso periodo di tempo, ha aggiunto il ministero. La guerra di Israele a Gaza ha causato un totale di 67.183 morti e 169.841 feriti dal 7 ottobre 2023, secondo il comunicato pubblicato su Telegram e citato dall’emittente qatarina.
Unicef, in 2 anni 64mila bambini uccisi o mutilati a Gaza
“Da oltre 700 giorni, i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità. Gli attacchi israeliani su Gaza City e su altre parti della Striscia continuano. Il mondo non può e non deve permettere che questo continui. Negli ultimi due anni, secondo le notizie, un numero sconcertante di 64.000 bambini sono stati uccisi o mutilati in tutta la Striscia di Gaza, tra cui almeno 1.000 appena nati. Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie”. Lo dichiara la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell.
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