L’aula della Camera ha negato l’autorizzazione a procedere sul caso Almasri nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. I sì alla negazione dell’autorizzazione a procedere proposta dalla Giunta all’Aula per Nordio sono stati 251, i no 117. Per Piantedosi i sì sono stati 256, i no 106. Negata l’autorizzazione a procedere anche per Mantovano, con 252 sì e 112 no.
Applausi dai banchi del centrodestra hanno salutato i tre voti. La prima a complimentarsi dell’esito con i due ministri che le sedevano vicini è stata la premier Giorgia Meloni, che ha votato dal banco del governo e che ha lasciato rapidamente l’Aula. Poi altri colleghi di governo soNo andati a stringere la mano a Piantedosi e a un sorridente Nordio; e così a partire dal capogruppo di Fdi Galeazzo Bignami molti altri parlamentari di maggioranza sono andati a complimentarsi con Nordio, Piantedosi e Mantovano. La tensione è divampata allorquando Riccardo Ricciardi (M5s), intervenendo sull’ordine dei lavori, ha invitato Meloni a “tornare in Aula” più spesso. “Chiedo alla Meloni – ha detto mentre dai banchi del centrodestra il vocio è diventato presto una protesta – di tornare in Aula non solo per salvare i suoi ministri dal processo per aver salvato con i soldi pubblici uno stupratore, ma di venire più spesso, visto che non è venuta quando glielo abbiamo chiesto per parlare del genocidio, per parlare dei nostri concittadini della Flotilla, per parlare dei dazi che stanno soffocando famiglie e imprese; torni in aula per parlare di cose vere”.
“Da modesto giurista lo strazio che il Tribunale dei ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non gli siano schizzati i codici dalle mani, ammesso che li abbiano consultati”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in Transatlantico, appena uscito dall’Aula.
“Speriamo che il capitolo su Bartolozzi si chiuda così come questo”, ha detto il ministro. Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministero, è indagata dalla Procura di Roma per false dichiarazioni sul caso Almasri.
Tra le opposizioni ci sarebbero stati “circa 15-20 franchi tiratori” nella votazione con cui la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, nonché del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per la vicenda Almasri. Lo sostiene il capogruppo di FdI a Montecitorio Galeazzo Bignami, osservando il tabulato della votazione in cui 251 deputati hanno votato per respingere l’autorizzazione su Nordio e Mantovano, e 256 (inclusi quelli di Italia viva, come annunciato in Aula dal capogruppo Davide Faraone) per Piantedosi. “Noi della maggioranza siamo 242, c’erano alcuni assenti, quindi avevamo calcolato di arrivare a 235 – ha spiegato Bignami parlando con i giornalisti in Transatlantico -. Non solo abbiamo dimostrato che c’è stata tutta la compattezza della maggioranza, ma anche che esponenti delle opposizioni hanno votato contro l’autorizzazione a procedere. Nella prima Repubblica si sarebbero chiamati franchi tiratori. Se fossi un esponente dell’opposizione meno dialogante, qualche dubbio me lo farei venire. Noi siamo contenti”.
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