Piano di Difesa Ue: ‘Fare coalizioni per colmare le carenze degli Stati’ – Notizie – Ansa.it

Piano di Difesa Ue: ‘Fare coalizioni per colmare le carenze degli Stati’ – Notizie – Ansa.it


La Commissione, nella sua Roadmap per la Difesa, propone quattro iniziative d’importanza prioritaria europea (flagship), che andranno a beneficio della sicurezza dell’Europa nel suo complesso e si rafforzeranno a vicenda. Ovvero la European Drone Defence Initiative (che sostituisce la dicitura Drone Wall), l’Eastern Flank Watch, l’European Air Shield e il Defence Space Shield. L’ex muro anti-drone – a quanto apprende l’ANSA – si prevede che sia approvato dai leader entro la fine dell’anno e sia pienamente operativo entro il 2027. 

La Roadmap – a quanto apprende l’ANSA – prevede che gli Stati membri “colmino collettivamente” le loro carenze militari entro il 2030, istituiscano delle “coalizioni di capacità” in tutte le aree prioritarie già concordate e decidano quali saranno “i Paesi capofila e i paesi co-capofila e definiscano “i rispettivi piani di attuazione fino al 2030”. Il tutto “entro il primo trimestre del 2026”. Inoltre dispone che “almeno il 40% degli appalti nel settore della difesa” prendano la forma di “appalti congiunti entro la fine del 2027”. 

La Germania schiererà degli Eurofighter nella base militare polacca di Malbork per proteggere il fianco orientale della Nato, e investirà dieci miliardi di euro in droni, ha annunciato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a margine di una riunione dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles. Riguardo al nuovo impegno in Polonia, il ministro socialdemocratico ha aggiunto: “Contribuiremo alla protezione del fianco orientale con voli di pattugliamento”. 

“Il sostegno all’Ucraina non è diminuito, è in linea con quello fornito l’anno scorso”, ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla ministeriale difesa, in contrasto con quanto affermato in un report del Kiel Institute. “Oggi poi ho tutte le ragioni per ritenere che molti altri Paesi aderiranno all’iniziativa Purl lanciata questa estate”, ha detto. “Si tratta di mezzi cruciali, tra cui i sistemi di difesa aerea e in particolare gli intercettori. È importante che l’Ucraina garantisca alla popolazione civile e alle infrastrutture strategiche la massima protezione possibile contro i continui attacchi russi”. 

   “Non è un argomento che verrà discusso oggi perché è una questione bilaterale”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte rispondendo ad una domanda sulla possibile fornitura a Kiev dei missili Tomahawk da parte degli Usa.

   “Posso assicurarvi che l’Ue e la Nato stanno davvero collaborando molto bene, non c’è alcuna duplicazione”, ha detto Rutte rispondendo ad una domanda sul muro di droni annunciato da Ursula von der Leyen. “Stiamo tutti facendo in modo di sfruttare i punti di forza delle due organizzazioni. La Nato è brava nelle cose difficili, ovvero la definizione degli standard, le capacità, l’aspetto militare; l’Ue ha l’enorme soft power del mercato interno, l’enorme soft power di garantire la disponibilità di fondi e l’allineamento delle nazioni dell’UE. Questa combinazione è fondamentale per lavorare insieme. È una delle cose che i russi cercano di dividere. Non ci riescono. Stiamo lavorando molto bene insieme”.

   “Potenza di fuoco, ecco cosa sta arrivando e ci aspettiamo che arrivi dalla Nato. Solo un paio di mesi fa si è tenuto il vertice storico de L’Aja, promosso dalla leadership del presidente Trump, per dire che abbiamo bisogno che i nostri alleati facciano un passo avanti. E così hanno fatto, e ora hanno assunto questi impegni, che presto si tradurranno in capacità operative, che è l’aspetto più importante”. Lo ha detto il segretario della Guerra Usa Pete Hegseth alla Nato. “L’iniziativa Purl è parte di questo processo e ci aspettiamo che gli alleati donino ancora di più”.
  “Siamo pronti a nuovi pacchetti di aiuti nel quadro dell’iniziativa Purl. Ma la condivisione del peso tra alleati è cruciale, vogliamo vedere altri paesi aumentare il loro contributo all’Ucraina”. Lo ha detto il ministro della Difesa svedese Pål Jonson arrivando alla Nato.

   “Incoraggio i Paesi Nato a sostenere di più l’Ucraina, se Kiev dovesse cadere i nostri costi per la difesa aumenterebbero, i rifugiati crescerebbero”. Lo ha detto il ministro della difesa olandese Ruben Brekelmans arrivando alla ministeriale Nato e annunciando 200 milioni di euro in aiuti militari aggiuntivi. “L’Ucraina ha bisogno di difesa aerea subito”.

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