Continua la strage sul lavoro. Tre operai sono morti a Roma, nel Napoletano e nel Piacentino. Nella Capitale un addetto stava effettuando un intervento di manutenzione presso una ditta di elettronica quando è stato schiacciato da un macchinario industriale. L’uomo è morto sul colpo, gravemente ferito il collega che era con lui, ricoverato d’urgenza in ospedale. L’incidente è avvenuto intorno alle 11 in uno stabilimento sulla via Tiburtina, nella zona di Settecamini.
La dinamica è da chiarire. “È l’ennesimo dramma sul lavoro che ancora una volta si verifica nella filiera degli appalti – afferma la Cgil di Roma e del Lazio – Siamo alla vigilia della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Una settimana in cui molti, forse, si ricorderanno che di lavoro si muore e ne parleranno”. “Di fronte a questa ennesima tragedia e ai ripetuti appelli al rispetto delle normative per la tutela e la sicurezza, le morti sul lavoro non conoscono fine”, osserva Rosita Pelecca segretaria generale Cisl Roma Capitale Rieti.
Un’altra vittima del lavoro è un operaio di 63 anni, morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone a Mugnano, in provincia di Napoli. Era intento a lavorare ad un lucernario quando è precipitato dall’altezza di circa 7 metri. È deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli. La procura ha disposto l’autopsia. Sempre nel Napoletano, a Cicciano, un operaio di 66 anni è caduto da un muro alto circa 3 metri. E’ ora ricoverato all’ospedale del Mare di Napoli: è in prognosi riservata, in pericolo di vita. Il terzo incidente mortale ha avuto come vittima un imbianchino di 53 anni deceduto nel pomeriggio a causa di un infortunio avvenuto vicino a Borgonovo Valtidone, in provincia di Piacenza. Stava lavorando in cima ad un’impalcatura quando all’improvviso ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra da circa due metri d’altezza, battendo violentemente la testa. L’uomo è deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale trasportato d’urgenza dal 118.
A Montalto di Castro, sulla costa litoranea Viterbese, infine, un operaio 30enne che stava lavorando su una cabina elettrica è rimasto folgorato. Stava facendo dei collegamenti su una cabina di raccordo di un campo fotovoltaico, quando per cause da accertare è rimasto folgorato. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale di Tarquinia.
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