Fiorello: ‘Per me basta Sanremo. Sinner? Polemiche brutte e sbagliate’ – Tv – Ansa.it

Fiorello: ‘Per me basta Sanremo. Sinner? Polemiche brutte e sbagliate’ – Tv – Ansa.it


Per chi si aspetta o desidera rivedere prossimamente in tv Fiorello le speranze sono davvero poche. Difficilmente andrà al Festival di Sanremo e quanto ad un varietà, ritiene ormai incompatibili gli orari suoi e quelli televisivi tra access e prime time. Resta la radio dove da poco va in onda La Pennnicanza, o l’occasione di incontri diretti con il pubblico come il Festival dello Spettacolo organizzato a Milano da Tv Sorrisi e Canzoni, in uno Superstudio stamattina, nell’ultima delle tre giornate, strapieno per ascoltare lo showman raccontare se stesso.

“Dopo cinque Sanremo basta, non lo farei per rispetto verso Amadeus, non sarebbe giusto – ha detto Fiorello rispondendo a domanda precisa del direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali, su una sua partecipazione alla prossima edizione del Festival -. Conti è una persona straordinaria e lui stesso lo sa, e non sarebbe giusto anche per chi lo guarda vedermi sempre lì”. “Certo mai dire mai – ha aggiunto – ma può bastare così”.

Dal pubblico è arrivata invece l’esortazione a tornare in tv con un suo spettacolo come ‘Stasera pago io’ o ‘Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend’ . “Pensare di fare adesso un varietà che dura tre ore, vorrebbe dire cominciare alle 11 e finire alle 6 del mattino… – ha risposto – Una volta alle 20:30 i Tg annunciavano direttamente il programma che cominciava subito, ma la mia non è assolutamente una critica, ogni cosa è figlia del suo tempo, all’epoca andava bene così e se adesso la prima serata slitta e ci sono milioni di telespettatori che stanno lo stesso davanti alla tv a vedere Affari Tuoi e La Ruota della Fortuna vuol dire che va bene così, e non importa se il resto va tardi”.

 

Nel suo intervento-show, tra gag e risate, Fiorello ha scherzato molto anche sulla sua età, 65 anni compiuti a maggio scorso, e sugli inevitabili acciacchi. Come il malore che lo ha bloccato nella prima puntata della Pennicanza, la trasmissione condotta insieme a Fabrizio Biggio in onda su Rai Radio 2. “Ho avuto un attacco di pressione – ha scherzato – il dottore ha diagnosticato un’ansia da prestazione e se dopo 40 anni di carriera ho ancora queste ansie… fatemi un applauso”. “In realtà sono molto ipocondriaco”, ha ammesso subito dopo.

E per finire una lunga arringa in difesa di Jannik Sinner, in cui ha definito ‘brutte e sbagliate’ le polemiche che riguardano il tennista, dall’italianità alla residenza a Montecarlo fino al forfait alla Coppa Davis. “Cosa vuol dire che non è italiano? È dell’Alto Adige e ha quell’accento lì e io sono siciliano e ho il mio accento – ha detto -. L”Italia è bella per questo”. “A Montecarlo sono 10mila gli italiani che ci vivono e tutti gli sportivi di un certo livello hanno la residenza lì – ha rincarato Fiorello -: Sinner non è il primo e riguardo alla Coppa Davis lui sa cosa deve fare, un campione così si deve amministrare bene”. Ha raccontato di averlo conosciuto nel 2020 in un momento di pausa dal Festival di Sanremo, quando andò a Bordighera dove c’è l’accademia di Riccardo Piatti. “Palleggiai con lui tutto il pomeriggio, in realtà io lo vidi un po’ gracilino, anche se in campo si trasformava – ha ricordato con un sorrido – Certo quella volta fece fatica a giocare e vincere pure con me”. “Ci sta regalando gioie che noi amanti del tennis mai avremmo pensato di vivere: oggi abbiamo il numero uno al mondo, ed è un italiano. A me questo basta. Vedere lui che gioca con una bandiera italiana grossa così, cosa vogliamo di più?” ha chiesto Fiorello. 

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