L’orrore corre sui binari nel Regno Unito, dove un insensato attacco all’arma bianca ha seminato sangue e paura a bordo di un treno in viaggio di sabato sera nel Cambridgeshire, lungo il percorso fra Doncaster, in Inghilterra del nord, e la stazione di King’s Cross a Londra. Un attacco dietro il quale la polizia esclude al momento un movente terroristico, ma che sconcerta l’intera isola; oltre a innescare nuovi interrogativi sulla sicurezza, sospetti sull’origine dell’aggressore e allarmi sulla spirale di crimini commessi con i coltelli (per atti di delinquenza comune o ideologica) che non s’interrompe malgrado l’impegno alla tolleranza zero rilanciato dal governo laburista di Keir Starmer.
L’aggressione si è consumata poco dopo le 19,30 locali (le 20,30 italiane) fra le nove carrozze di un convoglio rapido di Lner, vettore che collega la capitale britannica con la Scozia lungo la dorsale nord-orientale. Undici secondo il bilancio finale le persone ferite da parte di un sospetto accoltellatore solitario di nazionalità britannica, arrestato nell’immediatezza dei fatti. Impressionante il racconto dei testimoni oculari, che hanno evocato i minuti di autentico terrore vissuti dai passeggeri e dagli operatori di fronte all’improvvisa minaccia omicida, con il fuggi fuggi nelle carrozze imbrattate di sangue.
Vittime di un incubo che ha cancellato velocemente la sensazione di un possibile “scherzo di Halloween” per lasciare spazio al panico. Ma pure all’eroismo di chi – come un uomo maturo – non ha esitato a frapporsi fra la lama dell’assalitore e una ragazza. O ancora come un ferroviere, rimasto gravemente ferito dopo essere intervenuto per “salvare la vita a diverse altre persone”, stando a quanto confermato dalle immagini di una camera di sorveglianza visionata dai detective.
Video Assalto a un treno nel Regno Unito: oltre 10 passeggeri accoltellati
La British Transport Police, che coordina le indagini, ha reso noto in un primo aggiornamento investigativo affidato al sovrintendente John Loveless che 4 dei 9 feriti portati in elicottero o in ambulanza nella notte all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge con ferite giudicate in un primo tempo gravi sono stati frattanto dimessi, ma che due restano ricoverati in condizioni serie o critiche. Quanto ai fermi, la polizia ha neutralizzato due persone sulla banchina con le scariche elettriche dei taser degli agenti mentre uno di loro brandiva “un lungo coltello”: due uomini di 32 e 35 anni, entrambi “nati nel Regno Unito”, a uno solo dei quali è stata però poi confermata l’accusa di “tentato omicidio” plurimo, mentre il secondo, risultato alla fine estraneo, ha finito per essere scagionato in serata e rilasciato dopo 24 ore con tante scuse. Loveless ha evidenziato come gli arresti siano avvenuti appena “otto minuti dopo il primo allarme” ricevuto al numero di emergenza 999, una volta che il convoglio era stato dirottato fuori tragitto nella stazioncina di Huntingdon. E ha confermato il coinvolgimento iniziale dell’antiterrorismo, puntualizzando tuttavia che “allo stato”, sulla base degli accertamenti condotti nelle ore successive, “nulla suggerisce” una matrice legata al terrorismo.
Il premier ha da parte sua parlato di quanto accaduto sul treno Doncaster-Londra come d’un episodio “spaventoso e profondamente preoccupante”. Mentre la sua ministra dell’Interno, Shabana Mahmood, musulmana laica e laburista moderata paladina del rigore sull’immigrazione, ha assicurato la massima fermezza contro la piaga delle aggressioni con i coltelli (in risposta alle critiche dell’opposizione Tory), ma non senza sottolineare come il sospetto dell’attacco al treno sia un “cittadino britannico” nato nel Regno e mettere in guardia da ogni “strumentalizzazione”.
Re Carlo e la regina Camilla si sono a loro volta detti “inorriditi e sgomenti” in un messaggio diffuso da Buckingham Palace. Mentre solidarietà al Regno Unito è stata manifestata da Giorgia Meloni come dai leader di diversi altri Paesi.
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