Putin, ‘test nucleari se li faranno gli Usa’  – Notizie – Ansa.it

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Ancora incerto sugli annunci del presidente americano Donald Trump, Vladimir Putin ha avvertito che la Russia adotterà “misure adeguate di risposta” se gli Usa riprenderanno gli esperimenti nucleari, e ha dato mandato agli apparati del governo e dei servizi di sicurezza di elaborare proposte “sull’eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari” se gli Usa procederanno in questa direzione. Le dichiarazioni di Trump sono state esaminate in una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale a Mosca presieduta da Putin. L’incertezza che è emersa sulle reali intenzioni del tycoon sembra l’aspetto più pericoloso. Tanto che il ministro della Difesa, Andrei Belousov, ha detto di ritenere opportuno “iniziare immediatamente a prepararsi” agli eventuali test, che sarebbe possibile organizzare “in tempi brevi” nell’arcipelago artico di Novaya Zemlya, già utilizzato per le esplosioni in epoca sovietica.

   E’ dal 1990, un anno prima dello scioglimento dell’Urss, che Mosca non effettua questi esperimenti. E Putin ha affermato di non volere per il momento porre fine alla moratoria. La Russia, ha sottolineato il presidente, “ha sempre rispettato rigorosamente e continua a rispettare gli impegni del Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari, e non abbiamo piani di ritirarci da tali impegni”. “Tuttavia – ha aggiunto – come ho detto nel discorso all’Assemblea federale nel 2023, se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato effettueranno tali test, anche la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta”. Perciò il capo del Cremlino ha annunciato di avere ordinato ai membri del governo e ai servizi di intelligence di “raccogliere informazioni” sulle mosse americane e “presentare proposte concordate” sulla eventuale preparazione degli esperimenti. Successivamente il suo portavoce, Dmitry Peskov, ha ritenuto di dover puntualizzare che “il presidente non ha dato istruzione per cominciare i preparativi per i test” , ma perché venga “considerata l’opportunità dell’avvio dei preparativi”.

   Per la presentazione di tali considerazioni Putin non ha stabilito una scadenza temporale, ha aggiunto Peskov, sottolineando che dureranno quanto necessario per comprendere le intenzioni degli Stati Uniti. Il punto è proprio questo: capire cosa intenda fare Trump. Nei giorni scorsi il presidente americano ha detto di aver “dato istruzioni” per “iniziare a testare armi nucleari”, perché già lo fanno Cina e Russia, le quali hanno smentito. Successivamente, il segretario all’Energia americano, Chris Wright, ha dichiarato che i test ordinati da Trump non comporteranno esplosioni nucleari ma coinvolgeranno “le altre parti di un’arma nucleare” per garantirne il funzionamento. L’ambasciata russa a Washington, ha detto il capo dell’intelligence per l’estero (Svr), Serghei Naryshkin, ha cercato inutilmente di ottenere precisazioni. “I rappresentanti sia della Casa Banca sia del Dipartimento di Stato hanno evitato una risposta sostanziale, assicurando che avrebbero riferito ai loro superiori e contattato poi la parte russa se fosse stato ritenuto necessario fornire chiarimenti”, ha lamentato il capo degli 007 russi. Intanto, sul terreno, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che “la posizione delle forze ucraine” a Kupyansk e Pokrovsk si sta “rapidamente deteriorando” e “non lascia ai militari di Kiev altra possibilità di sopravvivenza se non quella di arrendersi volontariamente”. Ma in serata Kiev fa sapere, mostrando anche fotografie, che la battaglia continua e che gli assaltatori ucraini del 425° reggimento d’assalto “Skelya” hanno cacciato i russi dal palazzo del consiglio comunale e hanno issato la bandiera ucraina. Continuano intanto i bombardamenti di droni ucraini su impianti di raffinazione del petrolio in profondità nel territorio russo. Il governatore della regione centro-occidentale di Yaroslavl ha detto che un attacco ha provocato “danni lievi a raffinerie in due distretti”. Da parte sua, l’ufficio del Procuratore della regione ucraina di Sumy ha affermato che un drone russo ha centrato un “veicolo civile” che trasportava pane nella località di Seredyna-Buda, uccidendo il conducente e ferendo altre tre persone.
   

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