Il traffico aereo negli Stati Uniti si ridurrà “quasi a zero” a causa dello shutdown. Lo ha detto il segretario ai Trasporti americano, Sean Duffy, in un’intervista alla Cnn.
“Il traffico aereo subirà un forte rallentamento, poiché tutti vorranno viaggiare per andare a trovare le proprie famiglie” in vista delle vacanze del Ringraziamento che inizieranno tra due settimane, ha dichiarato Duffy a Fox News. “Vedremo pochissimi controllori del traffico aereo presentarsi al lavoro, il che significa che ci saranno pochi voli in partenza e in arrivo… Ci saranno enormi disagi e molti americani arrabbiati”.
Le compagnie aeree americane hanno cancellato ieri oltre 1.000 voli per lo shutdown. Lo riporta Politico. Si tratta del secondo giorno consecutivo di disagi dopo che la Federal Aviation Administration ha chiesto di ridurre il traffico aereo per la mancanza di controllori di volo. Contemporaneamente, le compagnie di autonoleggio hanno segnalato un forte aumento delle prenotazioni nel weekend.
Trump: ‘Se gli Stati finanziano i buoni spesa saranno sanzionati’
L’amministrazione di Donald Trump ha intimato agli stati di “annullare immediatamente” qualsiasi azione volta a fornire l’intero importo dei buoni spesa alle famiglie a basso reddito, dopo lo stop dovuto allo shutdown. Lo riporta the Hill.
Il dipartimento dell’Agricoltura ha emesso una nota nella nottata di sabato nella quale minacciava di imporre sanzioni finanziarie agli stati che non si “adeguino rapidamente ai nuovi ordini governativi”. Tra gli Stati che si sono impegnati per erogare gli aiuti a chi era rimasto senza assistenza alimentare per giorni New York, Oregon, Pennsylvania e Wisconsin.
Axios,5 miliardi di armi Usa per Kiev bloccate dallo shutdown
Oltre 5 miliardi di dollari di armi americane destinate ai Paesi della Nato per l’Ucraina sono stati bloccati a causa dello shutdown negli Usa. Lo rivela una stima del dipartimento di Stato di cui Axios ha preso visione.
La chiusura governativa di 40 giorni ha paralizzato diverse agenzie federali, tra cui l’ufficio del Dipartimento di Stato che gestisce i contratti di esportazione. Di conseguenza, le consegne di sistemi come i missili Himars, Aegis e Amraam a Danimarca, Croazia e Polonia sono state interrotte o ritardate. Molte queste armi sono poi trasferite in Ucraina.
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