Il Calendario Pirelli 2026 tra natura e tecnologia sfida l’ageismo – Moda – Ansa.it

Il Calendario Pirelli 2026 tra natura e tecnologia sfida l’ageismo – Moda – Ansa.it


 Il calendario Pirelli, le foto dell’anno con autori prestigiosi, destinato ad un ristretto numero di persone, non in vendita ma oggetto da collezione, risorge ogni anno riuscendo a dare sempre una lettura del tempo.
    È passato da Richard Avedon a Peter Lindbergh, da Bruce Weber a Mario Testino, da Anne Leibovitz a Steve McCurry, Karl Lagerfeld, Tim Walker per citare solo alcuni di una storia lunga ormai addirittura 52 anni. Nel 2026 è “magico come Praga” dice all’ANSA Marco Tronchetti Provera, ad di Pirelli, presentando in un hotel sulla Moldava sotto il Ponte Carlo l’avventura di questo anno affidata al fotografo e regista norvegese Solve Sundsbo. La magia effettivamente c’è perchè l’autore è riuscito a mettere in connessione l’essere umano e gli elementi della natura, terra, aria, fuoco e acqua, interpretati simbolicamente dalle donne di The Cal ma ricostruendo tutto artificialmente in studio tra Londra e New York. “La tecnologia, l’intelligenza artificiale, il 3D – avverte Sundsbo – sono strumenti, tools come si dice ora, è come li usi per arrivare all’essenza intangibile di energia, luce, vento, etere”.
    La sfida di The Cal 2026, mostrato nel corso di un evento alla Municipal House della città di Kafka ossia nella più celebre sala da concerti in un edificio liberty spettacolare (assente Isabella Rossellini premiata a Stoccolma), è questo equilibrio di natura e tecnologia “una sorta di linea tra l’origine e il futuro, un riappropriarsi del legame con la terra senza dimenticare in che mondo siamo”, sottolinea il fotografo.
    Ed è proprio questo “che ci è sembrato il progetto più interessante proposto – dice Tronchetti Provera – il calendario è una espressione artistica e il messaggio se c’è viene dopo. La scelta del cast ci è piaciuta particolarmente, 22 donne mature con storie piene, forti”.
    Ecco il cast è proprio quello che, al di là della bellezza fotografica, marca il tempo, ne respira l’aria. C’è chi ne ha fatto ironia definendolo ‘il calendario delle milf’ ma è proprio contro il pregiudizio che si spinge. Dall’attrice scozzese Tilda Swinton, alla britannica Gwendoline Christie del Trono di Spade, dall’attrice e regista Isabella Rossellini, alla campionessa di tennis americana Venus Williams, alla supertop ceca icona degli anni 90 Eva Herzigova alla nostra Luisa Ranieri, alla modella russa Irina Shayk per citarne solo alcune, si tratta di professioniste non giovanissime, dai 40 o poco meno della cantautrice FKA twigs ai 73 di Rossellini. Non è un dettaglio da poco per un calendario non certo oggetto da mostrare in carrozzeria ma in cui il fascino del nudo è un tema richiesto. “Il politicamente corretto in fatto di sesso non penso che escluda le nudità ma è piuttosto un equilibrio di poteri, tra il fotografo e la modella, è l’approccio che è cambiato ormai”.
    Certo ciascuna ha le proprie motivazioni come Venus Williams che dice: “È una specie di allenamento per me che a gennaio torno sui campi, ogni palla è da conquistare, anche per queste foto ho avuto l’approccio della competizione”, mentre Luisa Ranieri si è sentita a proprio agio nell”interpretare il vento “posso essere un venticello dolce e accogliente, caldo estivo così come posso essere una tempesta”.
    Dunque sulle donne mature è un vento che cambia? “Assolutamente si – risponde all’ANSA Eva Herzigova, 52 anni e tre figli maschi, che giusto 30 anni fa posava per il primo The Cal – ed è stato questo a farmi accettare, ritenendolo un progetto molto attuale. All’inizio non ci credevo che mi volessero di nuovo ma penso proprio che la moda stia facendo passi avanti, qui ci sono persone ambiziose, talentuose, con famiglia e non ragazze acerbe e bellissime”. Irina Shayk è alla vigilia dei 40 anni: “Non sono i nuovi 20?”, scherza volendo tenere segreto un “dream project” molto ambizioso su cui vuole indirizzare il suo futuro. “Da tempo speravo di essere chiamata per il calendario che è una specie di traguardo per una modella ed è favoloso che questo anno celebri la bellezza interiore più che esteriore delle donne, l’empowerment femminile”. Un calendario contro l’ageismo, gli stereotipi e le discriminazioni verso le età può essere un carico esagerato ma Solve Sundsbo non nasconde l’ambizione: “la mia speranza è che sia rivoluzionario”.
   

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