Alberto Trentini, un anno fa l’arresto in Venezuela. L’appello per liberarlo – Notizie – Ansa.it

Alberto Trentini, un anno fa l’arresto in Venezuela. L’appello per liberarlo – Notizie – Ansa.it


Un anno senza Alberto Trentini, il cooperante veneziano di 46 anni detenuto in un carcere di Caracas. Trecentosessantacinque giorni praticamente senza contatti con l’Italia, tranne rare eccezioni, e senza conforti lì in Venezuela. Senza accuse, soprattutto: il processo a suo carico non è mai stato formalizzato e l’accusa parla di una generica “cospirazione”.

Video Un anno senza Alberto Trentini, l’appello della madre: ‘Alberto ha bisogno di voi’

 

Oggi sabato 15 novembre, proprio in occasione del suo arresto, avvenuto il 15 novembre 2024, ci sarà un evento a Milano: una conferenza stampa fissata alle 12 nella sala stampa del Comune di Milano per una nuova mobilitazione, affinché Alberto venga liberato.

Armanda Trentini


 

L’incontro è stato preceduto da un nuovo appello della madre del cooperante, Armanda Colusso Trentini. “È passato un anno da quando Alberto è stato arrestato in Venezuela, un anno di attesa insopportabile per lui e per noi” ha scritto mamma Armanda sulla prima pagina di Repubblica. “Domani ci incontreremo a Milano per parlare ancora una volta di lui. E chiedo a voi tutti di non stancarvi mai di farlo, perché solo una forte pressione mediatica può convincere chi ha il potere ad agire e riportarlo finalmente a casa. Alberto ha dedicato la sua vita agli altri e ora è lui ad aver bisogno di voi: scrivete, parlatene, insistete, perché chi deve decidere lo faccia senza più tentennamenti, come è successo per altri nostri connazionali”.

 

Alberto lavorava con la ong francese per disabili ‘Humanity and Inclusion’ e ha dedicato la sua vita agli altri. Come hanno ricordato in una nota gli organizzatori dell’evento milanese, “ha un’esperienza pluridecennale nel campo della cooperazione internazionale, ha operato in più occasioni in zone di crisi e vari territori del mondo portando le sue competenze”. Davvero una vita per gli altri, dunque, e ora è giusto che “gli altri” si mobilitino per salvargli la vita, visto che “dal momento del suo arresto – si legge ancora nella nota – Alberto è rinchiuso in carcere e ha potuto usufruire di rarissimi e brevissimi contatti con la famiglia, gli avvocati e i rappresentanti consolari”. All’incontro di domani, coordinato dal presidente dell’Associazione Articolo 21 Beppe Giulietti, parteciperanno la madre di Alberto e l’avvocata Alessandra Ballerini. Saranno presenti anche Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, e Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. 
   

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