Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato su X che Israele non accetterà la creazione di uno Stato palestinese e che le Forze di Difesa israeliane manterranno la loro presenza nelle zone strategiche a Gaza ma anche altrove.
“La politica di Israele è chiara: non ci sarà uno Stato palestinese. Le Forze di Difesa israeliane rimarranno sul Monte Hermon e nella zona di sicurezza. Gaza sarà smilitarizzata fino all’ultimo tunnel e Hamas sarà disarmata nell’area gialla dalle forze di difesa israeliane” e, nel resto della Striscia, “dalla forza internazionale o dall’Idf”, ha detto Katz.
La Croce Rossa e le Brigate al-Qassam di Hamas hanno ripreso intanto le operazioni per localizzare il corpo di un prigioniero nel quartiere di Zeitoun a Gaza City. E’ quanto riporta Al Jazeera. L’operazione, sottolinea la testata, si sta svolgendo in un contesto di combattimenti in corso e di vaste distruzioni nella zona, che hanno complicato le operazioni di recupero per mesi. Alle famiglie, dice inoltre la testata araba citando la tv pubblica israeliana Kan, è stato comunicato che Hamas non ha effettuato operazioni di ricerca negli ultimi due giorni a causa del maltempo a Gaza.
Proseguono gli attacchi israeliani: tre palestinesi sono stati uccisi in un raid che ha preso di mira la parte orientale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, “in violazione dell’accordo di cessate il fuoco”, secondo quanto scrive l’agenzia palestinese Wafa.
Secondo fonti mediche locali, i corpi delle tre vittime rimaste uccise nel bombardamento israeliano della città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, sono stati trasportati al Complesso Medico Nasser. Dalle prime ore di questa mattina l’esercito israeliano ha effettuato demolizioni di edifici nella parte settentrionale di Rafah, sempre a sud dell’enclave, accompagnate da intensi colpi d’arma da fuoco da parte di elicotteri da combattimento israeliani a est di Khan Yunis.
Al Jazeera riferisce inoltre che elicotteri israeliani hanno bombardato le zone settentrionali della città di Rafah, nella sud della Striscia di Gaza. Gli attacchi sono avvenuti all’interno della cosiddetta linea gialla che delimita le aree sotto il controllo dell’esercito israeliano.
L’esercito israeliano inoltre, riporta ancora la testata araba, continua a colpire località all’interno della cosiddetta linea gialla, in aree ancora sotto il suo controllo. La situazione, scrive l’emittente qatarina, sta diventando sempre più grave per le famiglie che vivono vicino alla linea gialla. “Viviamo a pochi metri dalla linea gialla e la situazione sta peggiorando sempre di più, mentre l’esercito israeliano continua a demolire edifici residenziali e a diffondere il panico con attacchi in quelle zone – scrive il cronista – Inoltre, le condizioni invernali stanno aggiungendo ulteriore sofferenza alle centinaia di migliaia di palestinesi sfollati che vivono ancora nella paura e in una crisi umanitaria sempre più profonda”.
Sempre Al Jazeera fa sapere che l’esercito israeliano ha ucciso un giovane palestinese durante un raid nel campo profughi di Old Askar, a est di Nablus, in Cisgiordania, La vittima è Hassan Sharkasi, colpito da un proiettile all’addome e morto poco dopo all’ospedale Rafidia di Nablus, scrive l’emittente qatarina, secondo cui fonti mediche riferiscono che anche un altro giovane palestinese è stato colpito durante il raid.
Le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo di Askar durante la notte, dispiegando unità di fanteria nei quartieri. La Mezzaluna Rossa ha affermato che sono stati sparati proiettili veri e granate stordenti, scrive Al Jazeera.
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