A Parigi con stile, nei luoghi di Coco Chanel, non è una biografia sulla grande stilista francese e neppure una storia romanzata della vita della couturier che ha rivoluzionato l’abbigliamento femminile nei primi decenni del Novecento con la sua eleganza contemporanea. Piuttosto è un viaggio attraverso i luoghi di Parigi che hanno creato un legame indissolubile con Coco Chanel, durante tutta la sua vita nella Ville Lumiere.
Quasi come se per l’autrice, la giornalista e imprenditrice Francesca Campioli, la stilista fosse una personificazione della sua città, contaminata per sempre dal suo passaggio, con la sua eleganza e i sui profumi: “la quintessenza dello chic”. “Parigi non è solo un luogo”. “A Parigi le strade sono piene di sogni”. Chi è stato almeno una volta in questa città sa che è tutto vero. “Parigi è come un’opera d’arte – scrive l’autrice – un dipinto vivente, che si svela in ogni angolo, in ogni scorcio, in ogni respiro. Ciò che amo di questa città va oltre la sua bellezza visiva; è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e lascia un’impronta indelebile nell’anima. Parigi, con i suoi quartieri, ognuno diverso, le sue strade acciottolate e i boulevard senza fine, è stata più di una semplice città per Coco Chanel: era la sua musa, il suo rifugio e, soprattutto, il teatro della sua trasformazione da Gabrielle a leggenda.
Negli anni ruggenti del primo Novecento, quando Parigi era un centro pulsante di creatività e cambiamento, Chanel non si limitava a seguire le mode: le reinventava. Il Ritz, i giardini delle Tuileries, Place Vendôme – luoghi che oggi conosciamo per il loro fascino senza tempo – furono il palcoscenico di un’intera epoca da lei plasmata”. “Quello che amo di Parigi – prosegue la scrittrice – è la sua capacità di emozionarmi in tutti i modi possibili. Ogni visita è un’avventura profonda e appassionante, un tuffo nell’incanto di una delle città più straordinarie al mondo. Parigi non è solo un luogo; Parigi è un’emozione che si materializza in ciascun istante, rendendo ogni passo una danza in un mondo di bellezza e meraviglia, un palcoscenico culturale, una sinfonia di eventi che incanta gli animi. Mi avventuro quindi in un itinerario senza tempo, ripercorrendo i passi di Mademoiselle, con un paio di stivaletti bicolori un po’ maschili, che lei avrebbe amato, un taglio di capelli corto e bohémienne, un giro di perle non per forza vere… pronta a farmi trasportare nel mondo che lei stessa ha creato”. “L’influenza della stilista si materializza ovunque io posi il mio sguardo.
“Ogni giorno è una sfilata. Il mondo la tua passerella” diceva Coco. “I locali che lei amava, i bar che frequentava e i cabaret da cui proveniva creano un’atmosfera effervescente” che si avverte in tutto il viaggio descritto nel libro, formato tascabile e “illustrato con disegni generati dall’Intelligenza Artificiale” rivela l’autrice. “Passeggiare per Le Marais, con i suoi negozi di design e caffè accoglienti, è un’immersione in un’atmosfera trendy e sofisticata. E Saint-Germain-des-Prés, con le sue librerie antiche e i caffè storici, è un invito a perdersi tra le pagine della letteratura e dell’arte”. E poi una valigia piena di capi per girare a Parigi in pieno stile Chanel: ballerine bicolore, una maglia a righe, pantaloni che lei per prima mise addosso alle donne, il suo petite robe noire, ovvero il tubino nero, rimasto da quasi un secolo un classico del guardaroba di ogni donna elegante, rossetto rosso sulle labbra e un filo di perle, “non necessariamente vere”. E voilà la nostra parigina è pronta, perché: “Ogni giorno è una sfilata: il mondo la tua passerella”.
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