Eventi – In collaborazione con
L’evento ASviS
Ultimo appuntamento con ASviS per gli eventi dedicati all’approfondimento dei temi contenuti nel Rapporto annuale ‘Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità’.
Oggi il tema è “Le sfide della transizione: capitali, competenze e regole per crescere”. La diretta su ANSA.it a partire dalle 17.
VIDEO | Il primo incontro: “Pace e governance globale”
Il primo incontro si è tenuto il 3 novembre sul tema “Pace e governance globale: rifondare il multilateralismo dopo il Patto per il Futuro”
VIDEO | Il secondo appuntamento: “Le giuste transizioni”
Il secondo appuntamento si è tenuto il 10 novembre sul tema “Le giuste transizioni, per non lasciare nessuno indietro”
VIDEO | Il terzo appuntamento. ASviS: ‘Sviluppo sostenibile, Italia indietro nell’ambiente’
In Italia, quasi la metà dell’acqua immessa in rete viene dispersa (42,4%), la copertura artificiale del suolo raggiunge il 7,1% e la quota di energia rinnovabile nel mix nazionale resta stabile intorno al 20%, con le emissioni di gas serra che calano solo marginalmente. La dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile è al centro dell’incontro odierno organizzato dall’ASviS “Biodiversità al lavoro: attuare la Legge Ue sul ripristino della natura e il deposito cauzionale (DRS).
“Le strategie adottate non sono all’altezza della sfida ambientale. Occorre un salto di qualità nella governance, nella coerenza tra politiche settoriali e nelle scelte finanziarie”, ha spiegato il direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini . “È necessario – sottolinea Giovannini – che il Governo definisca un Piano integrato per la protezione e il ripristino della natura, collegando gli impegni internazionali, le raccomandazioni del Comitato per il capitale naturale e la programmazione di bilancio, per evitare che la tutela della biodiversità resti solo un enunciato di principio”.
Nel quadro internazionale, il Rapporto conferma l’insufficienza dei progressi globali verso gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Per l’Italia, afferma l’ASviS, il quadro è ancora più critico. Il Piano Nazionale Integrato Clima Energia (PNIEC) non consente di centrare gli obiettivi riduzione delle emissioni (-49% al 2030, invece del -55%) e la mancata attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) lascia il Paese esposto agli impatti della crisi climatica. Inoltre, la Legge di delegazione europea 2024 prevede l’adozione, entro sei mesi, del decreto di attuazione della Nature Restoration Law, ma senza stabilire adeguate risorse finanziarie. Tra le azioni prioritarie proposte dall’Alleanza: adottare una Legge nazionale sul clima che coordini gli interventi di mitigazione, adattamento e innovazione tecnologica; rafforzare la governance partecipativa e la valutazione d’impatto generazionale delle politiche; rivedere il PNIEC per allinearlo ai target europei e consentire, grazie allo sviluppo delle rinnovabili, di ridurre i costi dell’energia; attuare la Nature Restoration Law, definendo un Piano nazionale di ripristino dotato di risorse adeguate; introdurre un sistema di deposito cauzionale (DRS) per i contenitori di bevande monouso, per ridurre la dispersione e favorire un riciclo di qualità.
Eventi – In collaborazione con
L’evento ASviS
