Cambia il congedo parentale, sarà fino a 14 anni dei figli – News – Ansa.it

Cambia il congedo parentale, sarà fino a 14 anni dei figli – News – Ansa.it


Il congedo parentale potrà essere richiesto da ciascun genitore fino ai 14 anni del figlio e non più fino a 12. Lo prevede una prima bozza della legge di bilancio. Cambiano anche le regole per stare a casa con i bambini in caso di malattia: ciascun genitore, alternativamente, avrà il diritto di astenersi dal lavoro non più per 5 giorni l’anno ma per 10 e nel caso in cui i figli abbiano tra i tre e i 14 anni (non più tra i tre gli 8).

Mamme lavoratrici, da zero contributi alla spinta al part time

Spinta al part time, decontribuzione totale per i datori di lavoro e rafforzamento del contratto a termine. Sono alcune delle misure per le mamme lavoratrici contenuti in una prima bozza della legge di bilancio. In particolare, arriva la decontribuzione totale fino a 8mila euro (esclusi premi e contributi) per i datori di lavoro privati che “assumono donne, madri di almeno 3 figli” minorenni, senza impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Inoltre, per favorire la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata, ai genitori con “almeno tre figli conviventi”, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo o senza limiti con figli disabili, “è riconosciuta la priorità nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale”. Infine, in caso di assunzione temporanea in sostituzione di lavoratrici o lavoratori in congedo, il contratto “può prolungarsi per un ulteriore periodo di affiancamento della lavoratrice sostituita, di durata, comunque, non superiore al primo anno di età del bambino”.

Un aiuto ai genitori separati

Un aiuto al genitore che deve lasciare la casa familiare “di proprietà” in seguito alla separazione: lo prevede una prima bozza della manovra che attesa in Senato in settimana, che stanzia per la misura 20 milioni l’anno a partire dal 2026. Il “sostegno abitativo ai genitori separati o divorziati non assegnatari dell’abitazione familiare di proprietà” è previsto per chi ha figli “fino al compimento dei 21 anni di età”.

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