Avevano già acquisito la gestione diretta e indiretta di alcuni locali pubblici ampezzani e stavano tentando di infiltrarsi negli appalti pubblici per le Olimpiadi invernali i tre appartenenti ad un gruppo criminale dedito allo spaccio di droga, arrestati dai carabinieri su disposizione della Procura di Venezia su richiesta della Dda. I provvedimenti sono stati eseguiti a Cortina d’Ampezzo e a Roma, dai carabinieri di Cortina d’Ampezzo, Belluno e Roma. Sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Contestualmente, sono state fatte perquisizioni nei confronti di altre 4 persone.
“Questa è Cortina, qui comandiamo noi”. Così i fratelli romani Leopoldo e Alvise Cobianchi, raggiunti da misura cautelare nell’ambito di una indagine della Procura di Belluno, minacciavano il gestore di un lovale di Cortina d’Ampezzo per imporre “cocaina, i deejay e le serate”. In base a quanto emerge dall’ordinanza del gip Venezia i due facevano parte del gruppo ultras della Lazio degli ‘Irriducibili’, già capeggiato da Fabrizio Piscitelli, ucciso a Roma nell’agosto del 2019. I due sono accusati, tra gli altri reati, di estorsione e rapina aggravate dal metodo mafioso e puntavano ad infiltrarsi negli appalti relativi ai Giochi olimpici invernali di Milano e Cortina.
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