“Se siamo alleati dobbiamo agire come alleati, e gli alleati non minacciano di interferire nella vita politica interna degli alleati, la rispettano: non possiamo accettare questa minaccia d’interferenza nella vita politica dell’Europa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa alla conferenza annuale del Delors Institute, sottolineando che gli Usa e l’Ue ormai “non condividono la stessa visione dell’ordine internazionale”. “Gli Usa non possono rimpiazzare l’Europa sulla visione che abbiamo sulla libertà di espressione.
“La nostra storia – prosegue Costa – dice che non c’è libertà di espressione senza liberà di informazione, che prevede il pluralismo. Non c’è la libertà d’espressione se la libertà di informazione è sacrificata per difendere i tecno-oligarchi degli Usa. Dobbiamo essere chiari su questo. Perché tra partner e amici non bisogna avere malintesi. Gli Usa restano un partner importante ma la nostra Europa deve essere sovrana su questo”.
Intanto i leader di Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia e Irlanda scrivono ai presidente del Consiglio europeo António Costa e della Commissione Ue, Ursula von der Leyen per esprimere sostegno alla proposta di un prestito di riparazione per Kiev e sottolineare l’urgenza di prendere una decisione al vertice in programma il 18 dicembre davanti alle “ambizioni imperialistiche della Russia” che “minacciano la sicurezza europea al di là dei confini dell’Ucraina”.
“Considerando l’attuale entità e l’urgenza delle esigenze di bilancio e militari dell’Ucraina, sosteniamo con forza la proposta della Commissione di un prestito di riparazione finanziato dai saldi di cassa provenienti dai beni russi immobilizzati nell’Ue” scrivono i leader. “Oltre ad essere la soluzione più fattibile dal punto di vista finanziario e più realistica dal punto di vista politico, risponde al principio fondamentale del diritto dell’Ucraina al risarcimento dei danni causati dall’aggressione” aggiungono.
“Il tempo è essenziale. Prendendo una decisione sul prestito di riparazione in occasione del Consiglio europeo di dicembre, avremo l’opportunità di mettere l’Ucraina in una posizione più forte per difendersi e in una posizione migliore per negoziare una pace giusta e duratura” sottolineano i leader, dicendosi “pronti a collaborare in modo costruttivo” coni vertici Ue per raggiungere questo obiettivo.
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