Arriva a Scanno senza preavviso e in poche ore il paese è a sua disposizione: tra ricerche in municipio su antichi registri anagrafici e sopralluoghi nei vicoli, messi a confronto con vecchie foto in bianco e nero scattate oltre 70 anni fa da suo padre, riesce a ritrovare la casa degli avi in Abruzzo. E grazie all’aiuto spontaneo dei residenti, scopre di avere decine di parenti nel borgo noto nel mondo per il lago a forma di cuore. Col passaparola in tanti arrivano e si riversano in strada ad abbracciarla.
È il successo del ‘viaggio delle radici’ della statunitense Sandra Tarullo, arrivata da Columbus, in Ohio, a Scanno (L’Aquila), il paese da cui, agli inizi del Novecento, suo nonno Concezio emigrò con un violino in spalla.
Sandra, ora sposata e madre di tre figli, fu abbandonata da neonata e adottata in Connecticut da una famiglia italo-americana con la musica nel sangue. Suo padre adottivo, Alessandro Tarullo, era figlio di Concezio, l’emigrante abruzzese che gli trasmise l’amore per il violino.
Dopo la laurea in matematica all’Università di Hartford, Sandra si è trasferita in Ohio, dove lavora tuttora. “Ho una vita felice – racconta all’ANSA – ma ho sempre sentito il desiderio di scoprire la storia, i luoghi e le persone della famiglia che mi ha permesso di diventare chi sono”. Suo padre Alessandro visitò Scanno una sola volta, nel 1953. Tornò a casa con decine di fotografie: donne in abito tradizionale, vicoli in pietra con galline in libertà, volti di parenti con bambini in braccio, case antiche sullo sfondo. Scatti che Sandra ha portato con sé come unici indizi per ritrovare quelle strade e quelle persone.
Il viaggio è stato un regalo del marito Doug, anche lui adottato, in occasione del loro 33/o anniversario di matrimonio.
Un dono simbolico, pensato come celebrazione della vita, ma anche come gesto di gratitudine verso una famiglia adottiva che Sandra non immaginava fosse così numerosa e accogliente. A rendere il tutto ancora più suggestivo, la concomitante festa di Sant’Antonio, celebrata a Scanno con processioni colorate di animali, trattori addobbati di ginestre e rose, e tanti bambini per le strade: un contesto perfetto per un ritorno alle origini che va oltre i legami di sangue. Ad accompagnarla, superando le barriere linguistiche e gestendo gli aspetti organizzativi, è stato Phil Micali, guida turistica italo-americana che da due anni ha fatto dei ‘viaggi delle radici’ la sua missione, insieme al sindaco, Giovanni Mastrogiovanni, al parroco, don Luigi, e al presidente della Pro Loco Davide Cetrone.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA