Ex Ilva, a Genova il corteo dello sciopero generale raggiunge la prefettura – Notizie – Ansa.it

Ex Ilva, a Genova il corteo dello sciopero generale raggiunge la prefettura – Notizie – Ansa.it


‘Genova lotta per l’industria’: è lo striscione alla testa del corteo dello sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici partito dai giardini Melis di Genova Cornigliano e proclamato dai sindacati per la vertenza ex Ilva.
    In piazza i lavoratori di tutte la grandi fabbriche del capoluogo ligure da Ansaldo Energia a Piaggio Aerospace fino a Fincantieri e altre aziende in solidarietà. Presente tra i manifestanti anche la sindaca di Genova Silvia Salis. I lavoratori ex Ilva hanno portato in corteo quattro mezzi pesanti della fabbrica.
    “Stiamo scioperando per la dignità del lavoro – dichiara il segretario generale della Fiom Cgil Michele De Palma -. Perché è inaccettabile che il governo, che aveva presentato un piano che noi avevamo condiviso, in cui c’erano tre ‘DRI’ e quattro forni elettrici, di cui uno a Genova, per garantire la continuità produttiva e occupazionale ma anche la decarbonizzazione, invece a un certo punto abbia cambiato completamente le carte in tavola e abbia fermato tutti gli impianti”. 

Il corteo dei lavoratori metalmeccanici, annunciato dall’esplosione di qualche fumogeno e aperto dai grandi mezzi pesanti utilizzati per spostare l’acciaio, è arrivato in piazza Corvetto, vicino alla prefettura. La zona del palazzo del Governo, Largo Lanfranco, è stata isolata dai mezzi della polizia e piazza Corvetto non sarà accessibile a traffico e pedoni. Una delegazione dei lavoratori e del sindacato chiede un incontro con il prefetto Cinzia Torraco. 

Oltre una ventina di blindati della polizia erano arrivati davanti alla Prefettura di Genova in vista dello sciopero.

Salis: “A rischio un altro pezzo di industria italiana”

“Se non c’è un piano del governo ci chiediamo cosa succederà ai nostri lavoratori ex Ilva? Cosa si produrrà a Genova? Stiamo dando via un altro pezzo d’industria, uno degli ultimi italiani? Noi vogliamo solo delle risposte. Ma soprattutto è importante che lo Stato si impegni a entrare nella gara per far sì che, in caso non avesse un vincitore, si procede a una statalizzazione, anche transitoria per mantenere attrattivi e al lavoro gli impianti”. Lo dichiara la sindaca di Genova Silvia Salis in corteo allo sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici proclamato dai sindacati oggi nel capoluogo ligure per la vertenza ex Ilva.
“Le risposte del ministro Urso non sono state quelle che ci aspettavamo – ribadisce Salis. Non sono risposte definitive, sono risposte momentanee e noi invece abbiamo bisogno di sapere cosa succede in caso la gara andasse deserta da parte dei privati?”.
“Domani andiamo a Roma a chiedere non solo le 45mila tonnellate che ci hanno promesso a Genova per arrivare fino a fine febbraio, ma soprattutto chiederemo che questa vertenza passi a un tavolo superiore – anticipa la sindaca -. Perché non abbiamo avuto le risposte di cui avevamo bisogno, c’è bisogno di risposte, soprattutto sul futuro. Lo Stato deve entrare nella gara affinché, se dovesse andare deserta, ci fosse una continuità produttiva che permetta di far rimanere attrattivi gli stabilimenti e non diventi poi una guerra tra poveri del Nord e di Taranto”. 

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