Un “nucleo familiare a rischio di “grave emarginazione sociale”, in “disagio abitativo” senza “interazioni sociali frequenti” né “entrate fisse” con i figli minori che “non frequentano la scuola e attività ricreative o sportive”. È una relazione dell’Ecad del comune di Monteodorisio redatta a luglio scorso, su segnalazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila, a descrivere la situazione socio abitativa, socio economico e igienico sanitaria della ‘famiglia del bosco’ di Palmoli, destinataria dell’ordinanza di allontanamento dei tre figli in una casa famiglia.
Una pratica a tutela dei magistrati del Tribunale dei Minori de L’Aquila è stata avanzata al Comitato di Presidenza del Csm dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici in riferimento all’ordinanza di allontanamento emessa nei giorni scorsi per i tre bambini della famiglia che vive nei boschi a Chieti. L’atto è sottoscritto da tutti i consiglieri togati, fatta eccezione per Bernadette Nicotra di MI, e dai consiglieri laici Michele Papa, Ernesto Carbone e Roberto Romboli.
Il ministero: “Rispettato l’obbligo scolastico”
“Al Ministero risulta regolarmente espletato l’obbligo scolastico attraverso l’educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e tramite l’appoggio ad una scuola autorizzata. La conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell’istituto scolastico di riferimento per il tramite dell’ufficio scolastico regionale”. Così il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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