“Adesso sicuramente mi sento ancora al 100% giocatore”. Così, alla conferenza stampa nel giorno dedicato alla presentazione dei doppisti delle Atp Finals, Simone Bolelli, a chi gli chiedeva se stia già facendo dei ragionamenti sul suo futuro legati all’età, anche dopo il recente annuncio del ritiro di Rohan Bopanna che ha cinque anni più di lui.
“Sto bene fisicamente, abbiamo una grande intesa, stiamo stiamo raccogliendo tanto”, sottolinea riferendosi al suo compagno di doppio Andrea Vavassori, seduto accanto a lui, “quindi la mia idea è quella di continuare il più possibile. Ancora due o tre anni buoni penso di poterli fare, poi vedremo. Però nella mia testa ancora sono giocatore al 100%”, ribadisce.
“Siamo molto contenti, era un obiettivo che ci eravamo messi in testa quest’anno, l’abbiamo raggiunto e siamo felici di essere qui e giocare in casa”. A dirlo, in conferenza stampa, i doppisti italiani in gara per il secondo anno consecutivo alle Atp Finals di Torino Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che prima dell’incontro con la stampa erano stati accolti con una vera ovazione dal pubblico presente al Meet the Champions organizzato in occasione dell’apertura del Fan Village di fronte all’Inalpi Arena. “L’anno scorso – dice Bolelli – abbiamo avuto un’emozione grandissima a giocare qui, quindi quest’anno siamo molto carichi, abbiamo grandissima voglia di far bene. Abbiamo fatto un anno molto buono – aggiunge -, se siamo qui vuol dire che siamo riusciti a tenere un grandissimo livello tutto l’anno, quindi siamo carichi, positivi e domani si inizia”. “Essere qui era uno degli obiettivi principali – conferma Wave -. L’anno scorso è stata un’emozione pazzesca per me, che ho sempre vissuto come un sogno giocare nella mia città. E secondo me quest’anno siamo ancora più pronti perché abbiamo vissuto un altro anno, altre esperienze, altre difficoltà superate e ci siamo allenati molto bene questa settimana. Quindi non vediamo l’ora di scendere in campo e sono sicuro che ci sarà ancora più gente dell’anno scorso perché l’evento sta crescendo e il tennis in Italia è in pieno boom”. Per loro la prima sfida sarà domani alle 18 con la coppia inglese Julian Cash-Lloyd Glasspool.
Bolelli-Vavassori, vanno giocate con regole normali
“Un evento del genere deve essere giocato, secondo me, con le regole normali”. A dirlo, in conferenza stampa, Simone Bolelli interpellato a proposito del regolamento del doppio alle Atp Finals, giocate al meglio dei tre set, con punto secco sul 40 pari e match tie-break al terzo set. Per Bolelli, così come per le Olimpiadi, “sono regole un po’ troppo casuali, nel senso che la partita può durare poco, può durare un’ora e mezza, però punto secco ne vinci uno, ne perdi due, ti gira la partita. O col super tie-break perdi i primi 2-3 punti sei già sotto, come è successo l’anno scorso con Arevalo. Sono regole che, secondo me, per un evento così non vanno bene”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il compagno di doppio Andrea Vavassori, “Io – ricorda -, facendo anche parte del Player Council, ho provato a iniziare a intavolare un discorso. La cosa difficile è perché, giustamente, il piatto principale è il singolare e le televisioni vogliono avere la garanzia che il match inizi alle otto e mezza o alle due. Quindi è difficile magari spingere su questo fattore perché sappiamo che un doppio agli Slam può durare anche più di due ore e mezza”. Secondo Vavassori, “un’alternativa potrebbe essere iniziare mezz’ora prima il doppio e avere la garanzia che un match possa finire in tempo. In eventi così importanti, come le Olimpiadi o le Finals, è brutto che si decida diciamo in pochi minuti. Secondo me – conclude – il punteggio degli Slam è quello più realistico”.
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