E’ terminato a Palazzo Chigi il tavolo tra governo e sindacati sulla sicurezza sul lavoro. L’incontro, presieduto da Giorgia Meloni, è durato circa 4 ore. Il governo è disponibile a proporre un aggiornamento delle regole nella catena dei subappalti con l’obiettivo di rafforzare i controlli e le responsabilità con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori, riferiscono fonti di governo, spiegando che “è un impegno concordato direttamente da Matteo Salvini con Giorgia Meloni”.
A quanto si apprende, durante l’incontro la premier ha ricordato che il governo ha reperito “insieme all’Inail altri 650 milioni di euro che intendiamo destinare ad interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Risorse che, che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Isi Inail 2024, portano ad oltre un miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per realizzare una serie di interventi concreti a tutela dei lavoratori e, di conseguenza, anche dei datori di lavoro”.
“È un segno della nostra determinazione sul tema – ha aggiunto la presidente del Consiglio -. Intendiamo destinare queste risorse al finanziamento di una serie di misure che stiamo studiando e che vogliamo discutere insieme a voi, in questa sede ma anche nei tavoli tecnici successivi che potranno essere avviati con i Ministeri competenti. E ovviamente siamo qui anche per ascoltare le proposte che arrivano”.
Non solo il potenziamento del meccanismo “bonus-malus” relativo al calcolo dei premi Inail, ma anche interventi “sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali”, e in ambito scolastico, “rafforzando la conoscenza di questi temi tra i giovani” e “rendendo strutturale la copertura assicurativa Inail per allievi, personale docente e non docente di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, che questo governo ha introdotto nel 2023”: sono alcuni degli “ambiti di intervento” su cui l’esecutivo “intende concentrarsi”, come ha spiegato Meloni.
La premier, a quanto si apprende, ha parlato di “una formazione che va ad aggiungersi a quella obbligatoria e riguarda i settori ad alta incidenza infortunistica, come ad esempio l’edilizia, la logistica e i trasporti. In generale – ha aggiunto -, per migliorare gli interventi formativi, intendiamo creare un elenco nazionale dei soggetti formatori, a garanzia delle competenze di chi la effettua. Vogliamo parallelamente valorizzare il ruolo di tutte quelle figure, come Rls, Rspp, Aspp, che sui posti di lavoro sono deputate a gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Intendiamo occuparci anche di scuola, non solo rafforzando la conoscenza di questi temi tra i giovani”, ha spiegato annunciando l’intenzione di “realizzare campagne informative, ma anche attivare laboratori specifici nei quali i ragazzi potranno apprendere le nozioni fondamentali sulla sicurezza e sull’importanza di adottare comportamenti sicuri negli ambienti che frequentano ogni giorno”.
Alla riunione, presieduta dalla premier Giorgia Meloni, hanno partecipato il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei, politiche di coesione e Pnrr), il sottosegretario Lucia Albano (Economia) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Ha preso parte alla riunione anche il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo.
Per i sindacati presenti i segretari generali Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Daniela Fumarola, e Pierpaolo Bombardieri, il segretario generale di Ugl Paolo Capone, e i rappresentanti di Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu e Cse.
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