Il Parlamento di Caracas: ‘Stop alle relazioni con la Spagna’ – Notizie – Ansa.it

Il Parlamento di Caracas:  ‘Stop alle relazioni con la Spagna’ – Notizie – Ansa.it


     Jorge Rodríguez, presidente del Parlamento del Venezuela, ha chiesto di interrompere “tutte le relazioni” con la Spagna. Rodríguez ha ordinato alla commissione di politica estera di approvare una risoluzione, chiedendo allo stesso tempo che anche l’Aula la approvi “subito” per rendere effettiva la rottura totale delle relazioni bilaterali tra Caracas e Madrid. Oggi il Parlamento spagnolo ha esportato il governo a riconoscere il candidato dell’opposizione venezuelana, Edmundo Gonzalez, come legittimo vincitore delle elezioni presidenziali 

 

     Il presidente del Parlamento, dominato dal chavismo, ha poi affermato che “quello che ha fatto il Parlamento spagnolo equivale a una
dichiarazione di guerra contro il popolo venezuelano e contro il suo governo, e noi non lo accetteremo”.

 

 

    
   

Tajani: ‘L’esito elettorale non ha alcuna legittimità’

     “L’attenzione dell’Italia sulla situazione in Venezuela è altissima, ci siamo subito attivati con i partner internazionale per difendere la liberta di voto. L’esito elettorale non ha alcuna legittimità, il popolo venezuelano ha diritto di decidere liberamente il proprio
destino”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani al question time alla Camera, ricordando che “nei giorni scorsi abbiamo convocato alla Farnesina l’incaricata d’affari venezuelana per ribadire la ferma condanna per l’ondata di repressione del regime di Maduro e abbiamo chiesto la liberazione dei prigionieri politici, in primis gli italiani”.

    Tajani ha affermato che “occorre continuare a fare pressione al governo venezuelano e ribadire il sostegno all’opposizione a
maggiore ragione dopo che il leader dell’opposizione è dovuto scappare”. L’Italia “continuerà a lavorare con tutti gli strumenti a disposizioni e presto andrò in missione in Argentina e Brasile, paesi chiave anche nell’ottica della crisi venezuelana”.

   La tutela “degli oltre 160mila connazionali in Venezuela è la nostra priorità”, ha aggiunto il vicepremier,  sottolineando che “ambasciata e consolato continuano ad assistere i cittadini soggetti a provvedimenti limitativi delle libertà personale. Si tratta di 8 cittadini italo-venezuelani detenuti e 1 cittadina italiana sottoposta alla misura cautelare del divieto di espatrio. Abbiamo effettuato 6 visite consolari a una cittadina italo-venezuelana detenuta a Maracay”.

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