E’ in netto calo l’affluenza alle elezioni comunali in Trentino Alto Adige, terminate alle ore 22 in 265 Comuni. A Bolzano si è recato alle urne il 52,16% degli elettori, mentre nel 2020, quando però si votò su due giorni, fu il 60,65%, ovvero l’8,49% in più rispetto ad oggi. Mancano ancora i dati complessivi per le due Province, ma il trend è lo stesso. Cinque anni fa in Alto Adige si recò alle urne il 65% degli elettori e in Trentino il 61%. Lo scrutinio è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi.
Trento e Bolzano hanno aperto la tornata elettorale delle elezioni amministrative di maggio, che si terrà il 25 e 26 con i ballottaggi previsti l’8 e 9 giugno.
Nei due comuni capoluogo, Trento e Bolzano, governati tradizionalmente dal centrosinistra, la situazione è molto diversa. Mentre a Trento il sindaco uscente, l’ex segretario della Cgil provinciale, Franco Ianeselli, può sperare in una riconferma al primo turno, come avvenuto cinque anni fa, a Bolzano il centrodestra ha concrete possibilità di eleggere il sindaco anche se si dovrà verosimilmente attendere l’eventuale ballottaggio tra due settimane. Nel capoluogo altoatesino, infatti, dopo tre mandati del centrosinistra con Renzo Caramaschi si sfidano l’assessore comunale uscente Juri Andriollo e, per il centrodestra, Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. La Svp schiera il vice sindaco Stephan Konder, M5s e Rifondazione Simonetta Lucchi e il Team K Matthias Cologna. L’assessore regionale Angelo Gennaccaro si è presentato con la sua lista civica di centro. Se Corrarati arriverà al ballottaggio, difficilmente la Svp – il partito di raccolta degli altoatesini – gli potrà negare il sostegno al secondo turno, visto che sta già governando a livello provinciale con la Lega e, soprattutto, dopo l’accordo raggiunto con Roma sulla riforma dello Statuto d’autonomia. Se Corrarati dovesse vincere diventerebbe il primo sindaco di centrodestra a Bolzano, dopo il ‘sindaco di maggio’ Giovanni Benussi, che vinse nel 2005 per soli 7 voti, ma poi non trovò una maggioranza e gettò la spugna. A Trento governa da 30 anni il centrosinistra e l’attuale primo cittadino Franco Ianeselli punta alla riconferma sostenuto da Pd, Campobase, Verdi e Sinistra e le civiche Sì Trento, Insieme per Trento e Intesa per Trento. Il centrodestra si è invece presentato diviso rispetto alla coalizione che governa la Provincia autonoma e ha scelto Ilaria Goio (sostenuta da FI, FdI e Lega). Il Patt, partito autonomista che alle ultime elezioni provinciali ha deciso di appoggiare il centrodestra, ha invece deciso di sostenere il 25enne Andrea Demarchi (ex Pd), che con la lista Prima Trento ha il supporto anche di La Civica e Noi Trento (legata alla Lista Fugatti, attuale presidente leghista della Provincia di Trento). Gli altri candidati sindaco sono Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Giulia Bortolotti (Onda, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle), e Claudio Geat (ex del Pd) sostenuto dalla lista Generazione Trento. Anche a Riva del Garda, dove la sindaca uscente Cristina Santi è stata coinvolta nell’inchiesta Romeo su appalti e affari, il centrodestra è disunito, con Lega e Forza Italia a sostegno di Carlo Modena mentre FdI, La Civica e il Patt appoggiano Silvia Betta.
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