Kiev, ‘Entro giugno faremo saltare in aria il ponte di Crimea’ – Notizie – Ansa.it

Kiev, ‘Entro giugno faremo saltare in aria il ponte di Crimea’ – Notizie – Ansa.it


   Una fonte dell’intelligence militare ucraina ha riferito al Guardian che “nella prima metà del 2024 sarà messo in atto il terzo tentativo per far saltare in aria il ponte di Kerch”, che collega la Crimea annessa unilateralmente da Mosca dieci anni fa alla Russia.  “La sua distruzione è inevitabile”, ha riferito la fonte.

  Per Kiev, il ponte è un simbolo odiato dell’annessione del Cremlino. La sua distruzione rafforzerebbe la campagna dell’Ucraina per liberare la Crimea e solleverebbe il morale dentro e fuori dal campo di battaglia, dove le forze di Kiev si trovano in forte difficoltà.

  Non è chiaro come si svilupperebbe l’attacco ucraino e ci sono seri dubbi sulla capacità del Gur di portare a termine un’operazione speciale contro un obiettivo così ben difeso e ovvio. Ma il Gur ritiene di potercela fare: “Lo faremo nella prima metà del 2024”, ha detto un funzionario, aggiungendo che Kyrylo Budanov, capo della principale direzione dell’intelligence, ha già “la maggior parte dei mezzi per raggiungere questo obiettivo”. E il piano sarebbe stato approvato dal presidente Volodymyr Zelensky. 

‘Grande rischio che le linee del fronte ucraino crollino’

    Secondo alti ufficiali ucraini che hanno prestato servizio sotto il generale Valery Zaluzhny per l’Ucraina il quadro militare è cupo: c’è il grande rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva. Lo riferisce Politico.

    “Non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie in grado di compensare l’Ucraina per la grande massa di truppe che la Russia scaglierà contro di noi. Noi non disponiamo di queste tecnologie e neanche l’Occidente le ha in numero sufficiente”, hanno detto le fonti. 

L’azienda elettrica ucraina ha perso l’80% della produzione

  Dopo gli attacchi russi del 22 e 29 marzo, l’azienda elettrica ucraina Dtek ha perso l’80% della sua capacità di produzione: lo ha scritto su Telegram la stessa azienda. “Cinque nostre centrali termoelettriche su 6 sono gravemente danneggiate. La situazione è estremamente difficile…”, si legge nel post a cui è accompagnato un video che mostra la ditruzione all’interno di una delle centrali colpite dall’esercito russo. 

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