Cortei in 100 città e piazze piene per lo sciopero generale a sostegno della Flotilla e per la popolazione di Gaza. A Roma in 300mila alla manifestazione, secondo i sindacati di base e la Cgil. Centomila a Milano. Tensione a Bologna, dove già giovedì sera ci sono stati incidenti e una manifestante colpita da un lacrimogeno rischia di perdere un occhio. Nel bolognese è stata chiusa la A14 tra Borgo Panigale e San Lazzaro. Bloccati i porti di Livorno e Napoli, con conseguenze sui collegamenti con le isole. Le proteste nelle città sono in intensificazione nel pomeriggio.
“La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale” annuncia la Cgil in una nota. “Secondo i dati pervenuti finora – prosegue il sindacato – l’adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%”.
La giornata – evidenzia il comunicato del sindacato – “è stata caratterizzata da un clima pacifico e democratico. Lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini, studenti e studentesse hanno fatto sentire la loro voce a sostegno della Global Sumud Flotilla e in solidarietà con gli attivisti arrestati, per la pace e per riaffermare il diritto internazionale”. “La mobilitazione non si ferma – conclude la nota – prossimo appuntamento a Roma per la manifestazione nazionale del 25 ottobre ‘Democrazia al lavoro'”.
Le manifestazioni di oggi hanno visto “la partecipazione straordinaria e senza precedenti dei giovani, che chiedono un futuro di pace e di giustizia sociale, con lavoro stabile e contrasto alla precarietà”. E’ il commento del segretario della Cgil Maurizio Landini alla notizia sull’adesione alle manifestazioni di oltre 2 milioni di persone.
QUI ROMA – I sindacati: ‘In 300mila al nostro corteo’. Manifestanti sulla tangenziale
‘Blocchiamo tutto’. A Roma la coda e la testa del corteo si ritrovano a invadere contemporaneamente entrambi i sensi di marcia del tratto urbano dell’A24. Infatti mentre l’apertura del corteo sta uscendo dal tunnel per rientrare in tangenziale, la coda continua a sfilare nell’altra corsia, nel verso opposto.
Il corteo percorrerà un tratto della tangenziale di Roma e del tratto urbano della A24. A quanto riferito dalla questura, vista la “straordinaria partecipazione” alla manifestazione, su richiesta dei promotori, il corteo proseguirà in direzione stazione Tiburtina. Il percorso autorizzato prevede che i manifestanti percorrano via Tiburtina, la tangenziale con in ingresso sulla A24 fino all’uscita Portonaccio e ritorno per proseguire su scalo San Lorenzo fino a Porta Maggiore.
Per consentire il percorso del corteo, che è stato autorizzato, è stato deviato il traffico sulla tangenziale e sulla A24. Chiusa anche la fermata metro all’interno della stazione Tiburtina. “Il 22 abbiamo preso la tangenziale, oggi occuperemo l’autostrada” hanno detto i coordinatori del corteo mentre si trovavano nei pressi del Policlinico.
“Oggi a Roma stanno manifestando almeno 300mila persone”: lo dice la Cgil, confermando i numeri già diffusi dall’Usb, con i quali si stanno ricongiungendo. La testa del corteo per la Palestina e per la Flotilla si trova allo sbocco della tangenziale, sulla rampa per prendere l’A24.
In mattinata si registravano treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti alla stazione Termini di Roma nel giorno dello sciopero generale indetto per solidarietà alla Global Sumud Flotilla. I monitor in stazione avvisano in passeggeri che fino alle ore 20.59 di oggi, i treni potranno subire ritardi o variazioni per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane, Italo e Trenord.
Blindato l’ingresso principale della stazione Termini a Roma
Sulle note di Bella Ciao, è partito intorno alle 10 da piazza Vittorio il corteo nella Capitale. In testa il segretario della Cgil Maurizio Landini, assieme a Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Flotilla, tenendo tra le mani lo striscione con scritto ‘stop al Genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla’.
QUI PISA – Manifestanti sulla pista dell’aeroporto, stop ai voli. L’operatività è ripresa nel tardo pomeriggio
I manifestanti che partecipano al corteo pisano in occasione dello sciopero generale promosso da Usb, Cub, Cobas e Cgil hanno raggiunto l’aeroporto “Galileo Galilei” e dopo avere forzato lo sbarramento delle forze dell’ordine hanno invaso la pista e i piazzali dove stazionano gli aeromobili. L’operatività dello scalo è stata sospesa.
I manifestanti hanno forzato i cordoni di sicurezza e sono entrati sul piazzale dell’aeroporto di Pisa. Le operazioni dello scalo sono state fermate, secondo quanto conferma la società di gestione Toscana Aeroporti.
Gli oltre 300 manifestanti hanno poi abbandonato lo scalo e l’operatività dei voli è ripresa regolarmente. I voli previsti in partenza hanno accumulato alcune decine di minuti di ritardo ma ora potranno decollare senza intoppi. Ritardi piuttosto contenuti anche per alcuni voli in arrivo. Dopo il blitz allo scalo “Galilei” il corteo pisano si è definitivamente sciolto e la manifestazione è terminata.
Manifestanti su pista aeroporto Pisa, stop ai voli
Anche la Firenze-Pisa-Livorno, la superstrada a quattro corsie che unisce la costa al capoluogo regionale, è stata interamente bloccata a Pisa in entrambe le direzioni di marcia. Migliaia di manifestanti hanno invaso la carreggiata paralizzando il traffico sia in direzione Mare sia verso Firenze. Il traffico è bloccato con inevitabili code e rallentamenti sulla viabilità alternativa. Intanto in città i poli universitari occupati al momento sono due: la facoltà di Lettere e la Scuola Normale. Il rettorato dell’ateneo è libero, mentre sono state evitate in mattinata le occupazioni di almeno altri due dipartimenti.
Il corteo dei manifestanti di Pisa ha raggiunto il casello Pisa Centro dell’autostrada A12 Rosignano-Genova. Migliaia di persone sono entrate sulle carreggiate dell’autostrada – nord e sud – bloccando il traffico in entrambe le direzioni di marcia. E’ da stamani che la manifestazione per lo sciopero, con circa 10.000 persone, raggiunge nodi nevralgici della circolazione stradale causando disagi.
Sciopero, corteo a Pisa marcia su bretella autostradale A12
QUI BOLOGNA – Cariche in autostrada, A14 chiusa a Bologna. Scioperano anche i detenuti
Scontri con cariche delle forze dell’ordine in autostrada e tangenziale a Bologna, con lancio di bottiglie e bastoni da parte del corteo di manifestanti rimasti sulla carreggiata. Le cariche sono partite dopo un frangente di fronteggiamento a stretta distanza, in seguito al lancio di lacrimogeni. Dopo un primo breve tafferuglio, la seconda carica sulla corsia laterale della tangenziale per respingere i manifestanti di alcune decine di metri.
L’Autostrada A14 è chiusa a Bologna, fra Borgo Panigale e San Lazzaro, dopo che il corteo ha invaso l’adiacente tangenziale. L’autostrada era stata chiusa per ragioni precauzionali e alcuni manifestanti l’hanno invasa. Chiuso anche il raccordo di Casalecchio fra l’A1 e il bivio con la A14. Risulta così attualmente bloccato quasi tutto il nodo autostradale bolognese.
Tra i cori “Blocchiamo tutto” e “Dimissioni governo Meloni” migliaia di manifestanti in mattinata sono partiti da piazza Maggiore, tra il sindacato Usb, Potere al Popolo, Cambiare rotta e i collettivi di studenti universitari.
Sciopero generale, il corteo a Bologna
Intorno alle 12,30 il corteo Usb ha imboccato via Stalingrado, in direzione tangenziale e autostrada. Nello stesso punto è stato raggiunto dalla testa del corteo dei collettivi di studenti medi e universitari, partito sempre da piazza Maggiore.
“Oggi c’è stato un record di adesioni anche rispetto allo sciopero del 22 settembre, parlano già di 70mila persone e questa è la migliore risposta che si potesse dare”. È la stima sulle presenze in piazza a Bologna della vicesindaca, Emily Clancy. Secondo una prima stima in ambienti della questura, i partecipanti sarebbero 40/50mila.
Anche i detenuti del carcere bolognese della Dozza che lavorano per “Fare Imprese in Dozza”, azienda interna all’istituto detentivo, hanno deciso di aderire allo sciopero generale. “Preso atto di quello che sta avvenendo a Gaza, noi dipendenti della Fare Impresa in Dozza abbiamo deciso di scioperare il 3 ottobre – hanno scritto in una lettera che ha letto nel corso della manifestazione in segretario della Camera del Lavoro di Bologna, Michele Bulgarelli – Per noi reclusi andare a lavorare è un momento di libertà dal contesto carcerario in cui viviamo. Nonostante ciò, rinunciamo a un giorno di libertà e al nostro stipendio. Questa decisione è stata presa per manifestare tutta la nostra indignazione per il genocidio tutt’ora in atto e per supportare le persone della Flotilla arrestate con l’unica colpa di essere ambasciatori d’umanità. Questo è il minimo che possiamo fare per poter ringraziare tutti quei cittadini che ogni giorno si battono per i diritti dei detenuti”.
QUI MILANO – Sassi contro la polizia, la Cgil: ‘In 100mila al corteo’
Occupata la carreggiata nord della tangenziale di Milano, al termine del corteo per Gaza nel giorno dello sciopero generale. I manifestanti hanno lanciato pietre e bottigliette contro le forze dell’ordine schierate dalla parte opposta. Polizia e carabinieri hanno risposto lanciando lacrimogeni e in un secondo momento anche con l’uso di idranti per allontanare i gruppi di giovani che, in buona parte a volto coperto, sono indietreggiati lungo la corsia nord.
Momenti di tensione si erano già vissuti quando, poco dopo le 12 la testa del corteo della Cgil è arrivata in piazza Leonardo Da Vinci, destinazione finale della manifestazione. Uno spezzone del corteo ha proseguito oltre, proseguendo in via Pacini verso la stazione Fs di Lambrate, blindata dalle forze dell’ordine. La parte del corteo è dunque entrato sulla tangenziale est e ha bloccato la circolazione. “Compagni, compagni, abbiamo preso la tangenziale” hanno gridato i manifestanti entrando sulla corsia nord della tangenziale est di Milano, tra gli svincoli di Segrate e Lambrate. Mentre la testa dello spezzone del corteo è arrivato in tangenziale il resto, alcune migliaia di persone, si trova ancora nel viale sottostante che proviene da Lambrate.
“Al corteo di Milano siamo in 100 mila” hanno affermato dalla testa della manifestazione la Cgil di Milano. Che sarebbero oltre 50mila per diversi operatori delle forze dell’ordine, sono entrati in piazza Leonardo Da Vinci mentre altri cercano di proseguire. Il corteo milanese è partito da piazza Oberdan sulle note di ‘Bella Ciao’.
A Milano al via il corteo nel giorno dello sciopero generale
Treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. I tabelloni luminosi avvisano i viaggiatori dello sciopero e li invitano a rivolgersi all’assistenza clienti per le informazioni al riguardo. Restano invece aperte le 5 linee della metropolitana di Milano nonostante lo sciopero. A darne notizia è l’Azienda Trasporti in una nota diffusa stamani nella quale si spiega che “manifestazioni e cortei stanno influenzando” le frequenze di tram e bus e che “diverse linee sono deviate” mentre i treni della linea 2 della metropolitana saltano la fermata di Lambrate. Per l’Atm lo sciopero è in programma dalle 8.45 alle 15 e poi dalle 18 a fine servizio.
Video A Milano le voci per la Flotilla: ‘Palese violazione del diritto internazionale’
“Salvini, Meloni vaff…” e “Salvini, Meloni fuori dai c…” sono alcuni degli slogan scanditi da un gruppo di manifestanti al corteo milanese.
QUI TORINO – Antagonisti lanciano torce e fumogeni. Blitz alla Leonardo
Lo spezzone antagonista e quello sociale dei cortei in corso a Torino sono andati davanti alla sede di Leonardo ai limiti della città, a Collegno, muniti di scale per tentare di scavalcare le cancellate. Hanno gettato contro le forze dell’ordine, schierate all’interno dell’area dello stabilimento, fumogeni, torce e altri oggetti e sono stati respinti con un lancio di lacrimogeni.
Il corso è stato bloccato dalla presenza del corteo e i manifestanti sono decisi a ritentare di entrare. Un elicottero sorvola la zona.
Un piccolo gruppo di manifestanti incappucciati ha tirato sassi contro le forze dell’ordine a più riprese, ricevendo in risposta nuovi lanci di lacrimogeni.Alcuni manifestanti, anche questi incappucciati, hanno preso dei cassonetti del vetro di quelli chiusi a chiave, con l’evidente intenzione di utilizzarne il contenuto.
“Oltre 50mila persone in piazza”: questa, secondo il dato fornito dalla Cgil Torino, la partecipazione alla manifestazione per lo sciopero generale. Poco dopo le 11,30 il corteo sta ancora partendo dalla piazza del Municipio, dove si trova anche lo spezzone sociale, mentre la testa della manifestazione è già in cammino. In migliaia hanno iniziato a radunarsi dalle 9 davanti al Municipio e nelle vie limitrofe, molte le bandiere dei sindacati e della Palestina. Lavoratori, studenti, famiglie con bambini sfilano per la città lungo un percorso di 10 chilometri.
“L’Italia, Torino, sanno da che parte stare” “Palestina libera”, “boycott Israel” e slogan per la pace si mescolano a musica e canzoni palestinesi. Diversi i cartelli contro il governo, con alcune foto della premier Giorgia Meloni e dei ministri Crosetto, Salvini e Tajani definiti “complici del genocidio”. Dai microfoni anche la solidarietà ai lavoratori di Amazon, che questa mattina è stata bloccata per contestare la presenza in città di Jeff Bezos per la Italian Tech Week. Al corteo partecipano anche alcuni consiglieri comunali ed esponenti politici del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.
Manifestazione pro Palestina a Torino
I manifestanti pro Pal hanno provocato danni nel parcheggio dello stabilimento Leonardo alla periferia Ovest di Torino. Vandalizzate decine di auto dei dipendenti dell’azienda, i vetri frantumati con pietre e le fiancate imbrattate con vernice spray. ‘Free Gaza’ e ‘Kill Cingolani” sono alcune delle scritte rosse e nere realizzate dai manifestanti.
QUI FIRENZE – Circolazione dei treni tornata regolare, l’Usb: ‘In 70mila al corteo’
E’ tornata regolare nel pomeriggio la circolazione ferroviaria a Firenze tra Santa Maria Novella e Firenze Campo Marte dopo l’intervento delle forze dell’ordine a seguito dell’occupazione dei binari da parte di manifestanti al corteo odierno nel capoluogo toscano. I treni ad Alta Velocità e quelli regionali hanno subito rallentamenti fino a 120 minuti. Alcuni convogli regionali hanno subito limitazioni nel percorso. Lo riferisce Rfi.
Migliaia di persone a Firenze per il corteo in solidarietà con la Palestina e la Global Sumud Flotilla. Il corteo, aperto da una grande bandiera palestinese e dallo striscione ‘Fermiamo il sionismo con la resistenza’, è partito poco prima delle 10. A sfilare sindacati di base, ragazzi delle scuole superiori e università, associazioni, movimenti, Cgil. Il serpentone al grido di ‘Palestina libera’ e ‘Stop genocide’ si è mosso verso viale Lavagnini. Traffico bloccato sui viali e tramvia in direzione San Marco interrotta.
La manifestazione attraversa piazza della Libertà, viale Don Minzoni, cavalcavia delle Cure, viale dei Mille e viale Paoli, per concludersi allo stadio Franchi, lato Maratona.
“La risposta di Firenze è stata impressionante, non riusciamo bene a quantificarci all’incirca 70mila persone, qualcuna in più qualcuno in meno”. A dirlo è Miriam Amato dell’esecutivo Usb Firenze commentando la grande partecipazione al corteo di questa mattina, in occasione dello sciopero generale in solidarietà con il popolo palestinese e la Global Sumud Flotilla.
“E’ dai tempi del Social Forum”, novembre 2002, “che non si vedeva così tanta gente in piazza”, commenta Rossano Rossi, segretario della Cgil Toscana.
General strike, big marches for flotilla all over Italy
QUI NAPOLI – Bloccato il porto, ritardi e cancellazioni per i treni
Secondo alcune stime degli organizzatori sono oltre diecimila i manifestanti che stanno bloccando il porto di Napoli, impedendo l’accesso ed il deflusso a tutti i veicoli. La maggior parte dei pro-Pal si trova radunata all’esterno dell’edificio dove sono ospitati gli uffici della Guardia Costiera e della Autorità Portuale e per la loro presenza sono stati bloccati tutti gli accessi all’area portuale partenopea, sia dalle autostrade che dai varchi cittadini. Il blocco sta provocando conseguenze anche sui collegamenti marittimi per le isole del golfo di Napoli.
I manifestanti hanno raggiunto l’area container, presidiata da diversi uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Alcuni del presidio hanno forzato un cancello che porta verso la zona di attracco delle navi. Esplosi anche alcuni fuochi d’artificio.
Ritardi e cancellazioni per i treni in arrivo e in partenza dalla stazione Centrale di Napoli, linea 1 ferma “per motivi tecnici”, secondo quanto ha comunicato Anm, linea 2 ancora attiva, servizio ridotto per bus e tram, stop a molti treni Eav. Questa la situazione del trasporto pubblico a Napoli nella giornata dello sciopero generale proclamato da Cgil e Usb a sostegno della Flotilla. Pochi i varchi di ingresso della stazione Centrale aperti.
La manifestazione per Gaza, partita da piazza Garibaldi, ha lasciato corso Umberto per dirigersi verso il porto di Napoli al Varco Pisacane, ingresso per l’area di commercio dello scalo. “Nel nostro porto – dice al microfono uno dei manifestanti – c’è un commercio di armi, invece deve essere un luogo di incontro delle civiltà”. Il varco Pisacane è chiuso con furgoni della polizia posizionati alle spalle del cancello. Successivamente, i manifestanti si sono diretti verso piazza Municipio.
A Napoli il corteo per Gaza, migliaia in marcia
Intanto attivisti del sindacato SiCobas hanno bloccato il varco di ponente del porto di Salerno.
QUI LIVORNO – Blocco all’accesso al porto di Livorno, stop al traffico commerciale
Traffico commerciale completamente bloccato in ingresso e uscita dalla zona nord del porto di Livorno con lunghe file di mezzi pesanti e Tir intrappolati tra il ponte Genova e via Leonardo da Vinci a causa dei manifestanti proPal che, come annunciato da Usb, hanno invaso dalle 6 di stamattina, con un presidio, le carreggiate del grande nodo viario di fronte al varco Zara di accesso al porto. I manifestanti hanno posizionato transenne e acceso fuochi per impedire il passaggio dei veicoli compresi quelli di passeggeri ai traghetti. Proteste di camionisti e automobilisti ma in quella zona della città non si passa.
Video A Livorno bloccato l’accesso al porto e stop a traffico commerciale
Si sono formati alcuni chilometri di colonne di tir e auto fermi in entrata e uscita dal grande snodo che collega porto, città e autostrada e superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
QUI GENOVA – Corteo Usb in stazione, occupati i binari
Sono entrati dentro l’atrio della stazione ferroviaria di Genova Principe in migliaia al grido di Palestina libera i manifestanti partiti con il corteo organizzato da Calp e Usb. Le forze dell’ordine non hanno impedito l’ingresso che è avvenuto in modo ordinato e senza tensioni. Dopo aver riempito l’atrio della stazione ora i manifestanti stanno occupando i binari. “Non ce ne andremo finché non avremo notizie degli arrestati” hanno detto gli organizzatori prima dell’ingresso.
Quarantamila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato stamattina dal terminal Traghetti del porto di Genova a piazza de Ferrari per sostenere la operazione umanitaria di Global Sumud flotilla. Il corteo della Cgil dopo aver incontrato la delegazione Usb ha raggiunto la sopraelevata che ha percorso fino a piazza Cavour da dove il corteo è sceso per confluire in centro città. In piazza tutte le categorie ma anche studenti di diverse scuole genovesi.
Sciopero generale, antagonisti sui binari a Genova Sampierdarena
Circa 300 manifestanti in prevalenza antagonisti sono entrati in precedenza nella stazione ferroviaria di Sampierdarena e hanno occupato i binari.
QUI VENEZIA – Circa 20mila in corteo
I collegamenti da e per il centro storico di Venezia sono stati bloccati stamani a causa dello sciopero di Cgil e Cobas e delle manifestazioni in favore di Gaza e della Flotilla. Il corteo della città storica, partito da Campo Santa Margherita, si è diretto piazzale Roma, il terminal di auto e bus, completamente deserto. Alcuni manifestanti sono saliti sul tetto del Garage comunale e hanno srotolato uno striscione “Free Gaza”. Cancellazioni di quasi tutti i treni in arrivo e partenza vengono registrate dalle ore 10 nella stazione di Santa Lucia e in quella di Mestre.
Secondo la questura hanno superato quota 20mila le persone che hanno partecipato al doppio corteo che si è mosso da Mestre e Venezia, nell’ambito dello sciopero per Gaza e la Flotilla.
Gli organizzatori stimano una partecipazione di oltre 30mila persone. Per le forze dell’ordine, dalla Terraferma si sarebbero mosse circa 15mila persone, e 5.000 dal centro storico.
Altri cortei si sono svolti a Padova, verso l’Interporto, a Treviso, Vicenza – dove si vorrebbe bloccare un casello dell’autostrada A31 – e a Verona.
Venezia bloccata per lo sciopero e corteo pro Gaza
QUI BARI – In migliaia in piazza tra cori e bandiere
Si è conclusa in largo Sorrentino, alle spalle della stazione centrale, la manifestazione organizzata a Bari nella giornata dello sciopero generale per Gaza e per la Global Sumud Flotilla. Secondo la Cgil i manifestanti sono stati circa ottomila. Il corteo dei sindacati di base e degli studenti ha attraversato il sottopasso Sant’Antonio dove sono stati accesi alcuni fumogeni e intonati colori per la Palestina. I manifestanti hanno poi proseguito pacificamente lungo il percorso autorizzato fino alla conclusione.
Fra cori e bandiere, in migliaia in piazza a Bari per Gaza
Secondo la Cgil in totale in Puglia sono state “ventimila” le persone in piazza, testimoniando “la sensibilità e l’attenzione del mondo del lavoro e della società civile verso la tragedia del popolo palestinese e il sostegno alla missione della Global Sumud Flotilla”.
QUI PALERMO – Gli organizzatori: ‘In 30mila al corteo’
Sono circa 30.000 per gli organizzatori le persone che partecipano a Palermo al corteo per lo sciopero generale in solidarietà del popolo palestinese. Il corteo, partito dalla stazione centrale, si sta dirigendo a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Tantissimi gli studenti. La manifestazione si sta svolgendo in modo pacifico. Ai lati delle strade decine di cittadini guardano i manifestanti e applaudono.
Sciopero a Palermo
“Hanno incrociato le braccia il 30% dei ferrovieri, il 30% in media del personale della scuola, il 33% dei lavoratori dell’appalto delle pulizie Coopservice del policlinico Giaccone. E ancora il 50% dei dipendenti dell’Eurospin di Carlentini (Siracusa), a Ragusa il 36% del personale Lidl e il 30% dell’Eurospin, a Catania il 30% dei dipendenti Lidl e il 25% dei lavoratori della vigilanza. A Palermo, alla Manelli, si sono fermati 50 lavoratori su 70”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.
QUI CAGLIARI – Per il sindacato ‘in 30mila’ in piazza
LivornoIn migliaia a Cagliari per manifestare a sostegno della Flottilla e del popolo palestinese. “Siamo in 30mila”, rivendica la Cgil, 15mila i manifestanti per la questura del capoluogo.
Nessuna tensione alla manifestazione partita da piazza Garibaldi e che ha attraversato le vie del centro sino al palazzo del Consiglio regionale. Bandiere di Fratelli d’Italia nel balcone della sede del partito della premier. E scatta la contestazione: cori contro Giorgia Meloni. Ed i vicepremier Matteo Salvini a Antonio Tajani. Slogan, ma niente di più.
Nel primo pomeriggio traffico ferroviario bloccato alle porte di Cagliari sino a quando i manifestanti non abbandoneranno i binari. È la decisione di Trenitalia dopo che un gruppo di partecipanti al corteo per Gaza ha invaso la stazione di Santa Gilla per una camminata sul tracciato ferroviario sino alla stazione centrale. Il traffico dei treni era già comunque bloccato o ridotto a causa dello sciopero generale.
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