Donatella Di Cesare, filosofa e ordinaria di filosofia teoretica a La Sapienza di Roma, annuncia di essere stata rinviata a giudizio in seguito ad una querela per diffamazione presentata dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. L’udienza in tribunale a Roma è in programma il 15 maggio.
“Tutto ruota intorno alla formula ‘sostituzione etnica’ che il ministro ha pronunciato al congresso Cisal il 18 aprile 2023 suscitando molto scalpore – afferma la docente in una nota inviata all’ANSA -. La sera dello stesso giorno, nella puntata del programma DiMartedì su La7, quando mi è stato chiesto di commentare, ho detto che ‘il nazismo è stato un progetto di rimodellamento etnico del popolo e il mito complottistico della sostituzione etnica è nelle pagine del Mein Kampf di Hitler’. Ho aggiunto: ‘credo che le parole del ministro non possano essere prese per uno scivolone, perché ha parlato da Gauleiter, da governatore neohitleriano’. Questa mia opinione si è basata sui miei studi di anni su questo argomento”.
“Duole constatare che un ministro, dal suo posto di potere, denunci una privata cittadina – conclude la studiosa -.
Soprattutto preoccupa l’abuso di querele per tacitare le voci del dissenso intellettuale. Gli esponenti di un governo democratico dovrebbero essere aperti al confronto e rispondere con le parole e i mezzi della discussione pubblica alla critica politica anche aspra. Al contrario qui arrivano querele come manganellate. Non mi faccio tuttavia intimidire. Ho fiducia nella magistratura e mi difenderò in tribunale”.
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