La Lazio torna a volare, la Juventus – in astinenza di vittorie da 8 partite – scivola in una crisi sempre più profonda, con Tudor di nuovo sul banco degli imputati bianconeri.
E’ questo il verdetto dell’Olimpico con la squadra di Sarri a battere quella di Tudor grazie alla rete di Basic, l’imprescindibile che nel momento di crisi si rivela l’uomo in più in casa biancoceleste. E che condanna i bianconeri ad interrogarsi sul destino del tecnico e su una classifica che vede ora la squadra bianconera all’ottavo posto, fuori dalla coppe e con 0 reti segnate nelle ultime quattro gare giocate di cui tre perse.
Sarri, anche a causa dell’emergenza, non sorprende confermando il tridente offensivo composto da Isaksen, Dia e Zaccagni mentre Tudor- che torna all’Olimpico da ex – sceglie le due punte con Vlahovic e David a reggere il peso dell’attacco e Yildiz inizialmente in panchina. Solito quarto d’ora di cori contro il presidente Lotito, ma è il campo a regalare subito emozioni; l’errore di David, che sbaglia l’appoggio di testa e regala palla agli avversari sulla trequarti, è da matita rossa, la palla finisce a Cataldi che serve subito Basic, bravo a scaricare con il sinistro alle spalle di Perin per il vantaggio laziale.
La Juventus, colpita a freddo, fa fatica a trovare azioni pericolose, poi piano piano i bianconeri alzano il baricentro e vanno al tiro prima con David, servito da Cambiaso, che trova il corpo di Provedel in uscita, poi con Vlahovic che, su cross di Conceicao, non trova di destro la deviazione. Dall’altra parte è Guendouzi a rendersi pericoloso, ancora su un errore stavolta di Locatelli, che serve il francese ma la sua conclusione è respinta da Gatti quasi sulla linea di porta. Il primo tempo si chiude sull’1-0 per la Lazio.
La ripresa inizia con la mossa di Tudor: fuori Cambiaso, dentro Yildiz. E la Juventus che attacca a testa basta prima con Vlahovic che colpisce la traversa, ma in fuorigioco, poi con il destro di Locatelli dal limite parato a terra da Provedel.
La partita si accende, Locatelli si rende protagonista di un fallo su Isaksen che scalda gli animi, subito dopo McKennie trattiene Lazzari. Protesta anche la Juventus per un intervento di Gila su Conceicao in area, ma Colombo lascia giocare senza neanche andare al monitor a rivedere il contatto. La partita vive di fiammate, Basic e Dia testano i riflessi di Perin, attento in entrambe le occasioni, dall’altra parte è Vlahovic a provarci di testa, senza inquadrare lo specchio della porta.
Tudor si gioca anche le carte Thuram e Kostic, al posto di Koopmeiners e David, con la Juventus che prende possesso della metà campo avversaria e la Lazio a difendersi pronta a sfruttare le ripartenze. E proprio in contropiede Isaksen avrebbe l’occasione per chiuderla ma il suo sinistro a giro si perde di poco a lato della porta di Perin dando solo l’illusione della rete. La Juventus si getta in avanti, ma senza precisione.
L’ultima speranza del pari si spegne sul colpo di testa di Thuram che finisce tra le braccia di Provedel condannando la Juventus e Tudor all’ottava partita senza vittoria e ai fischi del proprio pubblico mentre la Lazio torna a sorridere all’Olimpico lasciandosi alle spalle malumori e polemiche e ritrovando la parte sinistra della classifica.
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