Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov si dice pronto a incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio, nonostante le indiscrezioni secondo cui sarebbe stato responsabile dell’annullamento del vertice tra Trump e Putin proprio alzando il tiro in una telefonata con Rubio. In un’intervista a Ria Novosti, Lavrov ha minimizzato la rottura dei contatti. “Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare – ha affermato – È importante per discutere la questione ucraina e promuovere l’agenda bilaterale. Per questo comunichiamo telefonicamente e siamo pronti a tenere incontri di persona quando necessario”.
“Il cinismo con cui la Commissione Europea interpreta la Carta dell’Onu e altre norme giuridiche internazionali, comprese le disposizioni sull’immunità sovrana e l’inviolabilità degli asset delle banche centrali, ha smesso da tempo di sorprendere. Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina”. Lo dice il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sull’ipotesi di utilizzo degli assett russi congelati per sostenere Kiev, citato da Ria Novosti. “Non importa come sia orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo” e “la Russia risponderà in modo appropriato”. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov si dice pronto a incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio, nonostante le indiscrezioni secondo cui sarebbe stato responsabile dell’annullamento del vertice tra Trump e Putin proprio alzando il tiro in una telefonata con Rubio. In un’intervista a Ria Novosti, Lavrov ha minimizzato la rottura dei contatti. “Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare – ha affermato – È importante per discutere la questione ucraina e promuovere l’agenda bilaterale. Per questo comunichiamo telefonicamente e siamo pronti a tenere incontri di persona quando necessario”.
L’Ucraina ha cercato oggi affannosamente di ripristinare l’illuminazione e il riscaldamento dopo che gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche hanno ridotto a “zero” la capacità di produzione di energia elettrica del Paese. Mosca, che negli ultimi mesi ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture ucraine, ha lanciato nella notte centinaia di droni contro gli impianti energetici di tutto il Paese nella notte. Gli attacchi hanno interrotto la fornitura di elettricità, riscaldamento e acqua in diverse città, con la società elettrica statale Centerenergo che ha avvertito che la capacità di produzione “è scesa a zero”.
Oggi in gran parte delle regioni dell’Ucraina, l’energia elettrica potrebbe essere interrotta per un periodo compreso tra le 8 e le 16 ore al giorno, ha affermato il fornitore statale Ukrenergo, mentre venivano effettuate le riparazioni e deviato l’approvvigionamento energetico. Sebbene la situazione si fosse in qualche modo stabilizzata, regioni come Kiev, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Poltava, Chernigiv e Sumy avrebbero potuto continuare a subire regolari interruzioni di corrente, ha affermato ieri sera il ministro dell’Energia ucraino.
Le Forze di difesa ucraine e le unità russe ingaggiato nelle ultime 24 ore 196 scontri, con il settore di Pokrovsk che ha registrato l’attività più intensa, dove gli ucraini affermano di aver respinto 73 attacchi nemici.
Lo si legge nell’ultimo aggiornamento fornito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo cui le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico e 54 attacchi aerei su posizioni ucraine e aree popolate, utilizzando 41 missili e sganciando 126 bombe aeree guidate. Inoltre, comunica sempre lo Stato Maggiore ucraino, i russi hanno schierato 5.276 droni kamikaze e condotto 4.697 bombardamenti su posizioni e insediamenti delle Forze di difesa ucraine, oltre un centinaio dei quali con sistemi di lancio multipli.
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