Le mostre del weekend, da de Chirico a Kandinsky – Arte – Ansa.it

Le mostre del weekend, da de Chirico a Kandinsky – Arte – Ansa.it


I maestri de Chirico e Kandinsky, e poi l’inedito confronto tra Warhol e Kounellis fino alla ricerca femminista di Helen Chadwick: sono alcune delle mostre di quest’ultima settimana di novembre.

MODENA – Grande omaggio a Giorgio de Chirico a Palazzo dei Musei con la mostra “L’ultima metafisica”, a cura di Elena Pontiggia.
    In programma dal 29 novembre al 12 aprile, il percorso riunisce 50 capolavori del maestro concentrandosi sull’ultima stagione creativa caratterizzata da una pittura limpida, fondata sul disegno e sulla costruzione nitida delle forme.

GALLARATE – Un percorso con 130 opere di Wassily Kandinsky e di autori quali Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio e altri: è la mostra “Kandinsky e l’Italia” al museo MaGa dal 30 novembre al 12 aprile, a cura di Elisabetta Barisoni ed Emma Zanella. L’esposizione si concentra sulla centralità dell’opera e del pensiero del maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare, alla grande stagione dell’astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del secolo scorso.

FIRENZE – Il Museo Novecento ospita “Helen Chadwick: Life Pleasures”, la prima ampia mostra dedicata in Italia a una delle artiste britanniche più radicali e influenti della seconda metà del ‘900. Dal 25 novembre (data scelta non a caso considerato lo sguardo femminista e l’impegno dell’artista) fino al 1 marzo, la retrospettiva ripercorre l’intera carriera di Chadwick sottolineandone l’importanza e l’attualità.

MILANO – Alla Galleria Fumagalli dal 26 novembre al 29 maggio una mostra propone il confronto critico tra Jannis Kounellis ed Andy Warhol, esplorando analogie e differenze del loro percorso creativo. Dal titolo “Kounellis | Warhol. La messa in scena della tragedia umana: la classicità di Jannis Kounellis e il pop di Andy Warhol”, il progetto espositivo include anche un importante approfondimento presso il Museo San Fedele di Milano che ospiterà dal 12 dicembre un inedito dialogo tra l’opera permanente di Kounellis allestita nella cripta e un’opera di Warhol in prestito per l’occasione. Si intitola “Mauro Balletti: Sogni e Visioni”, la mostra a cura di Francesca Alfano Miglietti e Antonio Marras, aperta a Fondazione Marras dal 24 novembre al 6 dicembre. Esposta una selezione di circa 30 dipinti – tele, disegni e grafiche – realizzate dal famoso fotografo di cantanti e celebrità a partire dagli anni Ottanta.

ROMA – Oltre 150 opere tra sculture, rilievi e reperti archeologici, tutti originali greci e alcuni esposti per la prima volta compongono la mostra “La Grecia a Roma”, curata da Eugenio La Rocca e Claudio Parisi Presicce, allestita ai Musei Capitolini dal 29 novembre al 12 aprile. Il percorso espositivo, arricchito da materiale multimediale, parte dalla fondazione di Roma e attraversa i secoli fino all’età imperiale, restituendo la straordinaria forza con cui l’arte greca penetrò la società romana. Al Casino dei Principi – Musei di Villa Torlonia è allestita dal 26 novembre al 29 marzo la mostra antologica “Antonio Scordia. La realtà che diventa visione” che, attraverso l’esposizione di circa 80 opere – con dipinti provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, riuniti per l’occasione con opere appartenenti a collezioni private e agli eredi di Scordia – ripercorre l’intera vicenda artistica del pittore. Dal 29 novembre al 10 gennaio alla Galleria Zema la collettiva “Soglie del visibile / Thresholds of the Visible” a cura di Emanuela Zamparelli. Compongono il percorso le opere fotografiche di Gaia Adducchio, Luisa Briganti, Simona Caprioli, che condividono una stessa tensione, riconnettere l’immagine al corpo, alla materia e al tempo, concependo il mezzo fotografico come esperienza sensibile del mondo. Al Maxxi dal 26 novembre all’8 marzo la mostra di Rosa Barba dal titolo “Frame Time Open” che riunisce alcune delle sue opere scultoree e dei film più significativi, insieme a un nuovo film in 35mm e a una nuova scultura. 

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