Maria Corina Machado vince il premio Nobel per la Pace, ‘tiene accesa la fiamma della democrazia’ – Notizie – Ansa.it

Maria Corina Machado vince il premio Nobel per la Pace, ‘tiene accesa la fiamma della democrazia’ – Notizie – Ansa.it


Il premio Nobel per la pace è stato assegnato all’attivista venezuelana Maria Corina Machado. Lo ha annunciato l’Istituto Nobel norvegese durante la cerimonia a Oslo, in Norvegia. 

Il premio va a una “coraggiosa e impegnata paladina della pace”, “una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”, ha spiegato il comitato del Nobel leggendo la motivazione dell’assegnazione del premio a Corina Machado.

Machado “riceverà il premio Nobel per la pace per il suo instancabile lavoro nel promuovere i diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”, ha affermato il comitato nel suo annuncio.

Machado, si legge nelle motivazioni, “è stata una figura chiave e unificante in un’opposizione politica un tempo profondamente divisa, un’opposizione che ha trovato un terreno comune nella richiesta di libere elezioni e di un governo rappresentativo”.

E questo, sottolinea il Comitato, “è esattamente ciò che sta al cuore della democrazia: la nostra comune volontà di difendere i principi del governo popolare, anche quando non siamo d’accordo”. 

Le motivazioni ricordano la catastrofica evoluzione del Venezuela negli ultimi anni “da un paese relativamente democratico e prospero a uno stato brutale e autoritario che ora sta attraversando una crisi umanitaria ed economica”. Ricordando come Machado si batté “per elezioni libere e giuste più di 20 anni fa” e come lei stessa disse, si trattava “di una scelta tra schede elettorali e proiettili”.

Il comitato ha voluto ricordare come Machado nell’ultimo anno, sia “stata costretta a vivere in clandestinità. Nonostante le gravi minacce alla sua vita, è rimasta nel Paese, una scelta che ha ispirato milioni di persone”.

 

“Viviamo in un mondo in cui la democrazia è in ritirata, in cui sempre più regimi autoritari sfidano le norme e ricorrono alla violenza”, scrive ancora il comitato del premio Nobel nelle motivazioni del riconoscimento a Maria Corina Machado. “Quando i regimi autoritari prendono il potere, è fondamentale riconoscere i coraggiosi difensori della libertà che si ribellano e resistono”.

“Maria Corina Machado – è la conclusione – soddisfa tutti e tre i criteri stabiliti nel testamento di Alfred Nobel per la selezione di un vincitore del Premio Nobel per la Pace. Ha unito l’opposizione del suo Paese. Non ha mai vacillato nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana. È stata ferma nel suo sostegno a una transizione pacifica verso la democrazia”.

 

“Sono sotto shock!”, ha dichiarato Maria Corina Machado dopo l’annuncio del Premio Nobel per la pace, come rivela un video del team stampa. Secondo il segretario del Comitato, ripreso dal Guardian, Machado ha affermato: “Questo è un premio per un intero movimento”. 

“Sono sicura che vinceremo” in Venezuela: l’ha detto la leader dell’opposizione venezuelana esprimendo ottimismo e gratitudine “a nome del popolo venezuelano”.   “Stiamo lavorando duramente per raggiungere questo obiettivo, ma sono sicura che vinceremo. Questo è, naturalmente, il più grande riconoscimento per il nostro popolo, che lo merita davvero”, ha aggiunto l’ex deputata al segretario del comitato Nobel, Kristian Berg Harpviken, che l’ha informata della decisione telefonicamente.

“Questo è un movimento, una conquista per tutta la società. Sono solo una persona, e di certo non lo merito”, ha detto un’emozionata Machado, a cui il capo dell’istituzione norvegese ha risposto: “Te lo meriti”.

La ‘lady di ferro’ venezuelana (considerata la principale spina nel fianco del presidente de facto venezuelano, Nicolas Maduro, esponente numero uno del ‘chavismo’ al potere nel Paese sudamericano) ha commentato di sentirsi “sotto shock” per la notizia del Nobel anche durante una conversazione telefonica con l’oppositore in esilio a Madrid, Edmundo González Urrutia, considerato da gran parte della comunità internazionale il presidente eletto del Venezuela alle elezioni del 28 luglio 2024.

La vittoria di queste ultime è stata assegnata a Maduro in un processo caratterizzato da ombre nella divulgazione degli scrutini e dal forte sospetto di brogli denunciati da varie entità indipendenti.

La risposta di González a Machado è arrivata immediatamente dopo, utilizzando un’espressione colloquiale venezuelana per esprimere la portata dell’evento: “Questo è un carajazo”, un termine usato nel Paese per descrivere un “colpaccio”. 

“La nostra amata Maria Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2025! Un meritato riconoscimento alla lunga lotta di una donna e di un intero popolo per la nostra libertà e democrazia”, aveva scritto su X González. “La prima vincitrice del Premio Nobel per il Venezuela! Congratulazioni, @mariacorinaya, il Venezuela sarà libero!”, aveva aggiunto il politico, in esilio a Madrid.

“Congratulazioni, Maria Corina, per aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Questo premio onora non solo il tuo coraggio e la tua convinzione. Ma ogni voce che si rifiuta di essere messa a tacere. In Venezuela e in tutto il mondo. Invia un messaggio potente. Lo spirito di libertà non può essere imprigionato. La sete di democrazia prevale sempre. Cara María, la lotta continua”. Lo afferma su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Putin, ‘Trump sta facendo molto per la pace’

Donald Trump “sta facendo molto per risolvere le questioni complicate di oggi che persistono da anni o decenni ma non spetta a me dire se meritava il Premio Nobel per la pace”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rispondendo a una domanda in merito. Trump, ha aggiunto il capo del Cremlino, sta “cercando di trovare una soluzione anche per il conflitto in Ucraina”.

La Casa Bianca: ‘Il Comitato del Nobel antepone la politica alla pace’

“Il presidente Trump continuerà a stringere accordi di pace in tutto il mondo, a porre fine alle guerre e a salvare vite umane”: lo ha affermato Steven Cheung, direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, in un post su X in risposta alla notizia che Maria Corina Machado ha vinto il premio Nobel per la pace 2025. “Non ci sarà mai nessuno come lui in grado di spostare le montagne con la sola forza della sua volontà. Il Comitato per il Nobel ha dimostrato di anteporre la politica alla pace”, aggiunge Cheung. 

Il Comitato: ‘Trump? decidiamo sulla volontà di Alfred Nobel’

La decisione del comitato del premio Nobel si basa solo sul “lavoro e sulla volontà di Alfred Nobel”. Così il presidente del comitato Nobel, Jorgen Watne Frydnes, ha risposto ad una domanda sul desiderio espresso da Donald Trump di ricevere il premio. 

“Nella lunga storia del premio Nobel del comitato – ha detto rispondendo alla domanda di un cronista – questo comitato ha visto ogni tipo di campagna, di attenzione dei media. Riceviamo migliaia e migliaia di lettere ogni anno di persone che dicono quello che, per loro, conduce alla pace. Questo comitato siede in una stanza piena di ritratti di tutti laureati e quella stanza è piena di coraggio e integrità. Così noi basiamo le nostri decisioni solo sul lavoro e sulla volontà di Alfred Nobel”.

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