Tony Blair non occuperà una posizione chiave nel ‘consiglio di pace’ di Donald Trump per Gaza, dopo che, secondo quanto riportato, nazioni arabe e musulmane si sarebbero opposte al coinvolgimento dell’ex primo ministro britannico. Secondo il Financial Times, Blair è stato silenziosamente escluso dalla lista dei candidati per il consiglio che Trump ha dichiarato di voler presiedere personalmente.
Mentre i sostenitori di Blair avevano sottolineato il suo ruolo nel porre fine a decenni di violenza nell’Irlanda del Nord, i critici avevano sottolineato il suo scarso curriculum di successi come rappresentante del cosiddetto Quartetto – Onu, Unione Europea, Stati Uniti e Russia – per contribuire alla mediazione della pace in Medio Oriente. Nel mondo arabo in generale, ricorda il Guardian, Blair era visto con scetticismo e ostilità anche per il suo ruolo nella disastrosa invasione dell’Iraq guidata dagli Stati Uniti nel 2003. Blair era stata l’unica persona pubblicamente indicata per un potenziale ruolo nel consiglio quando il presidente degli Stati Uniti presentò a settembre il suo piano in 20 punti per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
