‘Nasrallah è stato ucciso nel raid su Beirut’
Un portavoce dell’esercito israeliano ha detto che il capo di Hezbollah libanese, Hasan Nasrallah, è stato ucciso durante gli attacchi israeliani contro il quartier generale di Beirut. Lo scrive Ynet. “A seguito di informazioni precise fornite dall’IDF e dall’apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell’aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale dell’organizzazione terroristica Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell’area di Dahieh a Beirut. L’attacco è stato eseguito mentre la catena di comando senior di Hezbollah stava operando dal quartier generale, portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele”, affermano le forze armate israeliane.
Decine di edifici crollati alla periferia di Beirut
Decine di edifici nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah bombardata incessantemente dagli aerei israeliani nella notte, sono crollati. Alcuni continuavano a bruciare questa mattina emettendo colonne di fumo, mentre le macerie bloccavano alcune strade. Lo riferisce un fotografo dell’AFP.
Questo popolare sobborgo solitamente brulicante di attività – ha detto – era singolarmente calmo questa mattina, dopo la fuga di massa dei residenti dopo l’ordine di evacuazione emanato dall’esercito israeliano ieri sera. L’aviazione israeliana ha bombardato intensamente per tutta la notte i sobborghi meridionali della capitale libanese, nei raid più violenti dal 2006.
Avichai Adraee, portavoce dell’Esercito israeliano per il pubblico di lingua araba, aveva pubblicato su X ieri sera inviti ad evacuare diversi quartieri, sostenendo che alcuni edifici residenziali ospitavano depositi di armi di Hezbollah e annunciando l’attacco.
Hezbollah ha negato la presenza di depositi di armi negli edifici colpiti. Un gran numero di famiglie ha lasciato le proprie case durante la notte, e molti di loro stavano ancora vagando per le strade di Beirut questa mattina, senza sapere dove andare.
Hezbollah rivendica l’attacco a una base israeliana a sudest di Haifa
Hezbollah ha rivendicato l’attacco alla base aerea israeliana di Ramat-David a sud-est di Haifa, in Israele con una salva di missili Fadi-3. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu. Nella notte era stato rivendicato anche un attacco nella città israeliana di Matula.
“I nostri mujaheddin hanno attaccato un edificio dove erano di stanza soldati nemici nella colonia di Matula con armi appropriate e lo hanno colpito – scrive Hezbollah sul suo canale Telegram -. L’operazione è avvenuta a sostegno del popolo palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della loro coraggiosa e onorevole resistenza, e in risposta agli attacchi dell’occupazione contro i villaggi fortificati del sud con danni ai civili
Hezbollah spara razzi verso il valle di Jezreel
Questa mattina, è stato effettuato un lancio di cinque razzi dal Libano verso la Valle di Jezreel, sono suonati gli allarmi in diverse località a est di Haifa. L’Idf ha riferito che la maggior parte dei razzi è stata intercettata dai sistemi di difesa aerea.
Poco prima un missile lanciato dal Libano verso la Cisgiordania aveva colpito un casa palestinese nella città di Hawara, Lo riferisce il Times of Israel.
Proseguono gli attacchi israeliani nel Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che gli attacchi in Libano continuano, in risposta ad almeno 5 razzi provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata.
Le sirene avrebbero suonato in diverse zone nel nord di Israele, in particolare nelle zone di Wadi Ara, Samaria e Menashe, e sono stati identificati cinque proiettili provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata. “Poco tempo fa, un missile terra-terra è stato lanciato dal territorio libanese ed è caduto in un’area aperta nel centro di Israele” – afferma l’esercito israeliano.
L’Idf ha poi precisato che i dettagli della caduta del missile “sono in fase di revisione”. L’Idf sta attualmente colpendo “obiettivi terroristici appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah nella zona della Beqaa, in Libano”. Poco prima – afferma l’Idf – “hanno suonato le sirene nelle zone di Samaria e Menashe”, afferma l’esercito israeliano sul suo canale Telegram.
Idf: ‘Abbiamo eliminato il capo di una rete di Hamas in Siria’
Ahmed Muhammad Fahd, il capo di una rete di Hamas nel sud della Siria, è stato ucciso in un raid aereo durante la notte. Lo ha confermato l’ Idf.
Fahd era responsabile della pianificazione di operazioni terroristiche contro le truppe israeliane e contro Israele, in particolare attraverso il lancio di razzi sulle alture del Golan. Le autorità militari israeliane hanno dichiarato che Fahd è stato eliminato mentre stava preparando un attacco.
Pezeshkian: ‘E’ un crimine di guerra’
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato stamattina che l’attacco israeliano a Beirut è un “crimine di guerra”, e rivela “ancora una volta la natura del terrorismo di Stato del regime”.
Ordinata l’evacuazione degli ospedali a Bairut
Il Ministero della Salute libanese ha annunciato un piano per evacuare gli ospedali nel sud di Beirut dopo gli attacchi aerei israeliani della notte, i più intensi dalla guerra del Libano del 2006. Lo scrive l’agenzia turca Anadolu.
In una dichiarazione, il ministero ha anche esortato gli ospedali di Beirut, del Monte Libano e di altre aree non colpite a sospendere i trattamenti di casi non urgenti fino alla fine della settimana per accogliere i pazienti dei sobborghi meridionali colpiti.
L’evacuazione avviene dopo che più di 40 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira quartieri come Burj al-Barajneh, Kafaat, Choueifat, Hadath e Lailaki. Gli attacchi hanno causato distruzione e incendi diffusi, segnando il bombardamento più pesante nel sud di Beirut dalla guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele, osserva Anadolu.
Nasrallah ‘irragiungibile’
Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo armato libanese, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo il potente raid mirato di ieri sera contro il suo quartier generale principale alla periferia sud di Beirut.
Video Libano, Beirut sotto attacco
Successivamente un funzionario israeliano ha detto al Jerusalem Post che “è difficile credere che (Nasrallah) ne sia uscito vivo”, riferendosi al massiccio raid aereo di ieri sera sul quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut. Il funzionario ha confermato che il leader del movimento armato sciita era uno degli obiettivi dell’attacco.
Idf: ‘Ucciso il capo del’unità missilistica di Hezbollah’
Nella notte l’Idf ha reso noto che è stato “eliminato il comandante dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, il terrorista Muhammad Ali Ismail”, insieme al suo vice, Hussein Ahmad Ismail.
‘Colpiti obiettivi terroristici strategici’
I raid aerei israeliani su Beirut sono proseguiti per tutta la notte. L’Idf ha reso noto che sono stati colpiti “obiettivi terroristici strategici” di Hezbollah tra cui “impianti di produzione di armi, edifici utilizzati per immagazzinare armi avanzate, centri di comando chiave dell’organizzazione, lanciatori di Hezbollah puntati contro il territorio israeliano e infrastrutture terroristiche in cui operavano i terroristi di Hezbollah”.
Usate bombe penetranti antibunker
L’Idf, subito dopo le prime notizie dell’attacco, ha dichiarato di aver colpito “il principale quartier generale dell’organizzazione sciita sostenuta dall’Iran che si trovava sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya della capitale libanese”, zona interamente sotto il controllo delle falangi di Nasrallah. Secondo la tv pubblica israeliana Kan, l’Aeronautica ha usato bombe anti-bunker penetranti del peso di una tonnellata ciascuna. Che hanno avuto un effetto devastante sui palazzi colpiti: sui social i residenti hanno postato scene apocalittiche, un mare di macerie, focolai di incendi: se davvero Nasrallah si trovava lì sotto, è difficile che sia sopravvissuto.
Sei palazzi rasi al suolo
I social libanesi hanno mostrato le immagini delle vaste deflagrazioni, scoppi multipli in successione, coltri di fumo nero e rosso che si sono alzate su un’area che comprende l’intero blocco di edifici residenziali centrato dai caccia israeliani nelle fondamenta.
Secondo la stampa del Paese dei Cedri, sei palazzi sono stati rasi al suolo e circa 20 missili sono stati sparati dagli aerei da combattimento partiti dalle basi nel Golan, provocando almeno due morti e 76 feriti. Gli Stati Uniti, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati informati del raid prima che fosse messo a segno. Ma il Pentagono ha negato dicendo che il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, mentre seguiva l’operazione in corso dal bunker di Tel Aviv.
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