“Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo e lo testimoniano i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dall’insediamento”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un videomessaggio alla presentazione della Relazione annuale dell’Inail. “Il nostro scopo- ha detto – è quello di dare vita, anche grazie al dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali e con chi ogni giorno si occupa di questi temi, a un piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune e di renderla più incisiva”.
Alla Relazione dell’Inail è presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e Meloni ha sottolineato che “con la sua presenza il Capo dello Stato “ribadisce l’assoluta centralità che le istituzioni riconoscono la salute e alla sicurezza del lavoro”.
Meloni ha ricordato gli interventi del Governo sulla sicurezza, dalla patente a crediti nei cantieri edili all’assunzione di nuovo personale ispettivo per aumentare i controlli. “Abbiamo stanziato risorse importanti – ha proseguito – per premiare le imprese che investono in prevenzione. Ma siamo intervenuti anche sulle sanzioni, sia amministrative che penali, abbiamo reintrodotto il reato di somministrazione illecita di lavoro. Stiamo contrastando con forza il caporalato perché lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una nazione civile non potrà mai accettare. Siamo consapevoli che il cammino che abbiamo davanti è ancora lungo. Ogni vita spezzata, ogni infortunio sul lavoro rappresenta una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi”. “Ecco perché il Governo insieme all’Inail – ha continuato – ha deciso a fare un passo avanti in questo percorso, ha reperito altri 650 milioni di euro da investire in misure concrete, in particolare sulla cultura della prevenzione.. Risorse che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi Isi e che portano la somma complessiva disponibile per il 2025 a oltre 1 miliardo e 200 milioni. Il ministro Calderone sta coordinando il confronto con le parti sociali, sta lavorando con Inail per definire tecnicamente i provvedimenti e per impiegare al meglio le risorse che abbiamo liberato. Alcuni di questi provvedimenti sono già noti, dal potenziamento del sistema bonus malus per le aziende virtuose, fino all’estensione della copertura assicurativa nelle scuole”.
“Possiamo contare – ha concluso Meloni – sul contributo decisivo dell’Inail. L’Istituto è un fiore all’occhiello del nostro welfare, siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo, renderlo al passo con i cambiamenti del mondo del lavoro,, migliorare le prestazioni sociosanitarie, valorizzare la ricerca. La sicurezza sul lavoro non è mai un costo che può essere tagliato, è un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le istituzioni devono promuovere. Il Governo farà sempre la propria parte su questa sfida perché è su temi come questi che si misura la civiltà di una nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.
Inail: 593mila denunce infortuni nel 2024, 1.202 morti
Nel 2024 gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 593mila con una crescita dello 0,4% sul 2023 legata alla crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5%), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).
E’ quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Inail presentata oggi secondo la quale le denunce di casi mortali sono state 1.202, una in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente. Le denunce di malattie professionali hanno toccato quota 88mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto alle quasi 73mila del 2023.
Se si escludono gli infortuni agli studenti nel 2024 si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, ovvero nello svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9%, da 421.533 a 413.517), mentre aumentano quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (a 101.000 con un aumento del 3,1%). I casi mortali in itinere sono aumentati del 10,2% (da 275 a 303), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 3,5% (da 918 a 886). Complessivamente il 42,3% dei decessi si è verificato “fuori dall’azienda” ovvero in itinere o con mezzo di trasporto in occasione di lavoro.
L’Italia presenta un tasso di infortuni mortali, secondo gli ultimi dati Eurostat riferiti al 2022, pari a 0,87 ogni 100mila occupati, inferiore alla media Ue (1,26) . Il tasso è inferiore a quello di Francia (3,35) e Spagna (1,53), ma superiore a quello della Germania (0,61).
“Anche nel 2024 – ha affermato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – il contributo che l’Inail ha fornito al Paese si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica nel campo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro da trasferire al mondo produttivo, come l’implementazione di piattaforme di controllo basate sull’intelligenza artificiale o sull’impiego di robot o droni per lo svolgimento di attività lavorative pericolose.”.
Nel 2024 quasi 30mila aziende hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per prevenzione, per un totale di oltre 197 milioni di euro, a fronte di interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ulteriori rispetto a quelli imposti dalla legge.
Al 31 dicembre 2024 il valore degli immobili iscritti a bilancio dall’Inail ammonta a 4,3 miliardi di euro (costo storico). Di questi, circa tre miliardi riguardano immobili a reddito, quasi 1,2 miliardi gli immobili a uso istituzionale, mentre 47,3 milioni sono relativi ad altre immobilizzazioni e acconti. Un impulso significativo agli investimenti a reddito è arrivato dalla legge di bilancio 2024, che ha reso strutturale la possibilità per l’Istituto di investire in questo ambito, precedentemente vincolato a misure eccezionali.
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