Si dichiara ottimista lo chef pluristellato Davide Oldani, presidente dell’Associazione Le Soste, sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità: “Tutto il sistema Italia – dichiara all’ANSA a margine dei lavori del congresso Gensy de La Sicilia di Ulisse a Palermo – sta funzionando e guardando avanti restando uniti per quanto riguarda le associazioni di rappresentanza del mondo ristorazione e alta cucina. Col punto di forza di avere dei prodotti di grande qualità, messi in tavola da grandi professionisti. La decisione del Comitato Unesco arriverà a dicembre. E non è che abbiamo bisogno di una medaglia in più, ma se arriverà questo via libera all’ingresso nella lista del patrimonio immateriale mondiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, questo farà parte della storia italiana – sottolinea Oldani – e ci permetterà, agli occhi del mondo, di far capire bene che siamo una unica cultura enogastronomica. Io dico solo che adesso dobbiamo proiettarci a parlare d’Italia, in un condominio dove siamo e lavoriamo che è l’Europa. Rispetto a quando ho iniziato io, quindi 40 anni fa, ci sono molti più professionisti, e adesso la cucina italiana viaggia ed è sempre in movimento e si arricchisce di continui confronti. Ci sono poi tanti giovani che vogliono lavorare nelle cucine italiane, hanno passione per questo mondo, ma chiedono quello che si chiede in tutti i normali lavori, che ci sia dunque possibilità di imparare, di crescere ma anche possibilità, di relazionarsi, andare in palestra, frequentare gli amici. Quando ho iniziato io, ero e sono talmente innamorato del mestiere che non badavo al resto. Oggi viviamo in un mondo molto veloce e questa velocità ci dà la possibilità, in positivo e negativo, di cogliere determinate esperienze. I giovani di oggi devono essere solo guidati da noi a scegliere questo mestiere per passione”.
Ci sono poi le soddisfazioni, personali e di team: “quando prendi un premio, è giusto ritirarlo e il valore lo dà. E nel tempo, ad esempio, la guida Michelin ha dato valore a tutto quello che fa. Che assegni una stella rossa, o verde, è un valore sempre. Per la serietà con cui lo fanno, hanno un valore”. Ottimismo e rispetto dunque in vista della prossima presentazione della guida Michelin Italia, il 19 novembre a Parma.
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