Parigi a 10 anni dalle stragi, 132 stelle per le vittime – Notizie – Ansa.it

Parigi a 10 anni dalle stragi, 132 stelle per le vittime – Notizie – Ansa.it


I nomi dei 132 morti scorrono luminosi: li leggono un poliziotto, una giudice, un pompiere, una psicologa, tanti di quelli che la notte del 13 novembre 2015 erano sul campo, in una Parigi insanguinata dai terroristi dell’Isis.

Emmanuel Macron e il suo predecessore che era all’Eliseo 10 anni fa, François Hollande, la sindaca Anne Hidalgo, chi era al governo allora e coloro che guidano oggi la Francia, ascoltano in piedi, con gli occhi lucidi. Terminata la lunga lista, 132 stelle, una per ogni persona uccisa quella sera a Parigi, si sono accese nel cielo sopra l’Hotel de Ville, sulla place Saint-Gervais dove è stato inaugurato il Giardino del Ricordo.

Una cerimonia aperta dalle campane di Notre-Dame e continuata con canti, coreografie, musiche. E la firma di molti artisti che avevano creato e messo in scena la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024.

 

Video A Parigi si celebrano i 10 anni dagli attacchi terroristici del 13 novembre

In una serata tiepida d’autunno proprio come quella di 10 anni fa, le lacrime si sono sciolte sui volti di tutti quando “You’ll never walk alone” è stata intonata da Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal, il gruppo che si esibiva quella sera al Bataclan.

La giornata di commemorazioni è parsa interminabile, con tanti che, come Macron, hanno ripercorso il periplo sanguinoso dei terroristi, rendendo omaggio alle vittime nei luoghi delle stragi: dallo Stade de France ai bistrot dove i commando della jihad spararono alla cieca contro le persone sedute ai tavolini, fino al Bataclan, dove 3 terroristi uccisero 90 spettatori di un concerto rock.

Tutti giovani, come Valeria Solesin, ricordata anche a Venezia da uno striscione. “Dicono di tornare alla vita normale, ma non c’è niente di normale in una vita stroncata nel fiore degli anni”, ha detto Macron nel suo discorso conclusivo. Il presidente, visibilmente emozionato, ha promesso che “tutto sarà fatto per evitare un nuovo attacco”.

Poco prima, il suo predecessore Hollande, che visse quella serata interminabile fra lo Stade de France, i bistrot e il Bataclan, aveva avvertito: “La Francia, per la sua storia, la sua cultura, i suoi valori, resta un obiettivo, perché ciò che rappresentiamo è antagonista del fanatismo. E perché, se dovessimo cedere, rimettere in discussione le nostre regole di diritto, ridurre le nostre libertà, scegliere vie di esclusione, di ripiegamento, di autoritarismo, allora, verremmo ancora risparmiati, ma non saremmo più noi stessi”.

Parigi, la Tour Eiffel si illumina per l’anniversario del Bataclan


 

Macron, dopo aver annunciato la Legion d’Onore ai poliziotti eroicamente intervenuti al Bataclan sfidando il fuoco dei terroristi, gli ha fatto eco chiudendo così la cerimonia di inaugurazione del Giardino del Ricordo: “Quando i terroristi vogliono colpire la democrazia e la libertà” prendono di mira la Francia. “I terroristi hanno trovato tanti più coraggiosi di loro. Parigi ha resistito. La Francia ha resistito. La Repubblica ha resistito”.

 

 

 

 

Fiori, candele e ricordi a Parigi per le vittime del 13 novembre

Migliaia di fiori, candele e biglietti in Place de la République in omaggio alle vittime del 13 novembre 2015. ”L’amour gagne toujours”, l’amore vince sempre, si legge nel mare di messaggi che parigini e turisti stanno lasciando in queste ore sotto alla statua della Marianna repubblicana, come chiesto nei giorni scorsi dalla sindaca, Anne Hidalgo.

Tra i tanti biglietti lasciati sul posto, anche un messaggio ”per Valeria Solesin e tutte le vittime del 13 novembre”. ”Non vi dimenticheremo mai”, recita il testo con le bandiere italiana, francese ed europea.

”Il 13 novembre 2015 – si legge in un altro messaggio lasciato dai tassisti parigini -, Parigi sanguinava. In strada, risuonavano la paura, le grida…ma anche la solidarietà. Quella sera, i taxi furono gli angeli discreti di una città assassinata. Senza indugiare e senza calcolare, hanno aperto le loro portiere a sconosciuti: feriti, superstiti e famiglie perdute. Le hanno trasportate, talvolta in silenzio, spesso in lacrime, come si tende una mano nell’oscurità. Ovunque, i parigini hanno fatto lo stesso, offrendo un tetto, un poco di calore e un poco di umanità. Questa fraternità del 13 novembre è come una eco ad un’altra pagina della nostra storia, quella dei Taxi della Marna, nel 1914, che portarono la Francia fino al fronte. Quella sera i nostri fari hanno guidato Parigi verso la vita (…) Oggi, pensiamo alle vittime, alle loro famiglie, ai loro cari, e a tutti coloro che, quella sera, hanno rifiutato di cedere alla paura. I taxi – si conclude nel testo lasciato in Place de la République – resteranno fedeli a questo patto tacito: servire, proteggere e ricordare che la fraternità circola sempre, anche nel cuore della notte”. 

Le campane di Notre-Dame suonano per le vittime del 13/11

Le campane di Notre-Dame de Paris, la cattedrale parigina riaperta lo scorso dicembre dopo il devastante incendio del 15 aprile 2019, e di altre quattro chiese della capitale francese hanno suonato questo pomeriggio in omaggio alle vittime degli attentati del 13 novembre 2015 allo Stade de France, al Bataclan e nei locali del centro di Parigi. Una delle tante commemorazioni in ricordo dei 130 morti e centinaia di feriti caduti quel giorno sotto ai colpi del terrorismo jihadista nella capitale francese.

L’omaggio di Notre-Dame de Paris e di altre quattro chiese parigine alle vittime del 13 novembre 2015 è stato deciso dall’arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich. La diocesi, ha annunciato che le campane avrebbero suonato dalle 17.57 alle 18.02.

Oltre a Notre-Dame, le altre tre chiese che hanno partecipato all’omaggio sono quelle più vicine alla Place Saint-Gervais, la piazza dove si trova il giardino memoriale del 13 novembre inaugurato questa sera in presenza del presidente Emmanuel Macron e della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo.

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