Pasquetta con frane e valanghe al nord, caldo al sud – Notizie – Ansa.it

Pasquetta con frane e valanghe al nord, caldo al sud – Notizie – Ansa.it


Italia tagliata in due nel giorno di Pasquetta. Piogge, vento e neve hanno colpito il centro-Nord Italia, mentre al Sud le temperature hanno raggiunto picchi fino a 29 gradi. L’autostrada A23 è rimasta chiusa per ore in Friuli a causa di una frana caduta nel Comune di Amaro, in provincia di Udine. La sabbia del Sahara è tornata a farsi vedere in Lombardia sulla neve delle montagne della Valtellina, e in Piemonte, dove la coltre bianca ha raggiunto i 4 metri di altezza sulle Alpi Pennine e Lepontine. Domani la Protezione Civile ha emesso allerta arancione per rischio idraulico in Emilia-Romagna e sulla pianura modenese. Allerta gialla, invece, in Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Veneto. In Calabria oggi si sono registrate temperature quasi estive, con il termometro che in alcune zone dell’interno ha raggiungo i 25 gradi. Tradizione rispettata con le gite fuori porta verso montagna e mare, con ristoranti e agriturismi sold out. Presenze turistiche straniere in crescita nelle principali località marine come Tropea, Scilla sul Tirreno e Le Castella e Soverato sullo Ionio. Temperature estive anche in Sicilia.

La spiaggia di Mondello, a Palermo, è stata presa d’assalto dai bagnanti, soprattutto stranieri. Di contro, al Settentrione a farla da padrone è stato il maltempo. Maggiori problemi si sono registrati a causa delle intense piogge. Per il distacco di alcune rocce sull’A23, la carreggiata è stata invasa dai detriti tra i caselli di Carnia e Pontebba, in Friuli. Tre veicoli sono rimasti bloccati, senza però alcun ferito. L’autostrada è rimasta chiusa fino al pomeriggio, per poi riaprire alcune ore dopo. Un’altra frana, anche in questo caso causata dalla pioggia, ha interessato il Genovesato. La più imponente, sul passo del Turchino, ha determinato la chiusura della strada, in località Fado. Anche fiumi e torrenti hanno risentito delle costanti piogge: il Trebbia ha superato il secondo livello di guardia a Ponte di Rovegno verso le 6.30, rientrando poi nei limiti. Anche il Vobbia a Isola del Cantone ha raggiunto la prima soglia di attenzione. Ingrossamenti vengono registrati per i bacini del Bisagno e dell’Entella. Nell’estremo Ponente l’Argentina e il Roia hanno raggiunto il primo livello di guardia e diversi torrenti sono saliti di livello. In Emilia-Romagna sotto osservazione il fiume Secchia, nel Modenese, anche se l’allerta è stata comunque ridimensionata. Smottamenti e allagamenti anche nell’Imperiese, dove sono state chiuse alcune strade. Il borgo di Tartano, paesino in provincia di Sondrio con meno di 200 abitanti, è rimasto isolato dal resto della Valtellina per una frana di modeste dimensioni che ha invaso una parte della provinciale numero 11. Smottamenti e disagi anche nel Bresciano, dove 15 persone sono state evacuate in via precauzionale e ospitate presso la base dell’Esercito di Edolo.

“La reazione delle istituzioni è stata immediata – le parole del ministro, Guido Crosetto – e la Difesa è intervenuta immediatamente. Grazie a tutti coloro, civili e militari, che stanno operando per il bene e la sicurezza della collettività”. Una tromba d’aria ha investito il Comune di Luino, nel Varesotto, con una voragine che si è aperta non lontano dalla centrale Enel. In Piemonte a preoccupare è stata la neve, scesa copiosa durante la notte. Disagi per la circolazione a causa della chiusura di alcune provinciali, a causa della coltre bianca. Una frana in valle Roya, in territorio francese, ha causato invece la sospensione temporanea della circolazione ferroviaria lungo la Cuneo-Ventimiglia. I treni regionali hanno subito anche cancellazioni e limitazioni di percorso. Il rischio valanghe è salito fino a “forte” a causa dell’accumularsi della sabbia dal Sahara che rischia di fare scivolare gli strati di neve che si sono accumulati successivamente. Due strade statali sono state chiuse per l’aggravarsi delle condizioni meteo. L’ondata di maltempo ha portato ulteriore neve in Veneto, in particolare sulle Dolomiti Settentrionali e Meridionali, nel Bellunese. A Venezia l’acqua alta ha raggiunto il picco dei 95 centimetri. Migliora, infine, la situazione in Toscana. A Firenze è stato revocato il codice giallo per il rischio di vento forte che sarebbe dovuto scattare dal pomeriggio di oggi.

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