Volodymyr Zelensky si è rivolto agli ucraini in merito al piano di pace degli Stati Uniti. “Siamo ora in uno dei momenti più difficili della nostra storia. La pressione sull’Ucraina è al suo massimo. L’Ucraina potrebbe ora trovarsi di fronte a una scelta molto difficile: o la perdita della sua dignità o il rischio di perdere un partner chiave”, ha affermato il presidente, come riportano i media ucraini. Zelensky ha parlato di una scelta: o “i difficili 28 punti, o un inverno estremamente difficile, il più difficile, e ulteriori rischi” aggiungendo che non tradirà gli interessi nazionali ma che lavorerà “in modo rapido” con gli Usa.
“Gli interessi nazionali dell’Ucraina devono essere presi in considerazione. Non facciamo dichiarazioni altisonanti. Lavoreremo con calma con l’America e tutti i nostri partner”, ha sottolineato il leader ucraino, annunciando la ricerca di soluzioni con gli Stati Uniti e sottolineando che avrebbe offerto alternative e lottato per garantire che “almeno due punti del piano non venissero trascurati”. “Non daremo al nemico alcun motivo per dire che l’Ucraina non vuole la pace, che sta ostacolando il processo e che non è pronta per la diplomazia. Questo non accadrà. L’Ucraina lavorerà rapidamente”, ha aggiunto. Zelensky ha spiegato che farà tutto il possibile per garantire la fine della guerra, ricordando che l’Ucraina è attualmente “l’unico scudo” tra l’Ue e la Russia. “L’Ucraina – assicura il leader ucraino – non deve rivivere il déjà vu del 24 febbraio, quando ci sentivamo soli. Quando nessuno poteva fermare la Russia tranne il nostro eroico popolo, che si è eretto come un muro contro l’esercito di Putin”.
Voldymyr Zelensky ha parlato con il vicepresidente americano Jd Vance con il quale ha discusso del piano di pace degli Stati Uniti. Lo riferisce ad Axios una fonte informata.
L’Ucraina sta subendo forti pressioni da parte di Washington affinché accetti il quadro di un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti con la Russia, tra cui minacce di cessare la fornitura di intelligence e armi: lo riporta Reuters sul suo sito citando due fonti a conoscenza della questione. Una delle fonti, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha affermato che gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina firmi una parte dell’accordo entro giovedì prossimo, il 27 novembre.
Intanto I leader europei stanno elaborando una controproposta su come mettere fine alla guerra in Ucraina con condizioni alternative e più favorevoli a Kiev rispetto al piano americano. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer. Secondo una sua fonte, i politici stanno discutendo una bozza di un nuovo piano di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. È stato inoltre riferito che i leader europei hanno in programma di tenere una riunione di emergenza domani al vertice del G20 in Sudafrica per discutere il piano di pace degli Stati Uniti. I leader europei nella telefonata con il presidente ucraino sostengono che “continueranno a perseguire l’obiettivo di salvaguardare gli interessi vitali europei e ucraini a lungo termine”, confermando il loro “incrollabile e pieno sostegno all’Ucraina verso una pace duratura e giusta”. I leader hanno “accolto con favore gli sforzi degli Usa”, comprese le proposte sulla sovranità dell’Ucraina, sulle “robuste” garanzie di sicurezza. Ma ribadiscono che l’attuale linea del fronte deve servire “come punto di partenza” per ogni discussione territoriale.
Il presidente americano Donald Trump mira alla pace in Ucraina con il suo piano, “noi ora dobbiamo lavorare” partendo da questo testo, ma anche “ribadendo il principio che conta: che il futuro dell’Ucraina va determinato dall’Ucraina”. Lo ha detto il premier Keir Starmer ai giornalisti britannici dopo la call a 4 col presidente Volodymyr Zelensky e con gli alleati europei Friderich Merz ed Emmanuel Macron. “So – ha rimarcato – ciò che il presidente Trump vuole, è ciò che vogliamo tutti. Ma il principio che il futuro dell’Ucraina deve essere determinato dall’Ucraina secondo la sua sovranità è un principio fondamentale”.
La Russia “non ha ricevuto” finora alcun piano o proposta di pace dagli Usa, ma è “aperta al dialogo”, Lo ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. “Ci sono un sacco di indiscrezioni sui media, discussioni, punti, piani – ha affermato la portavoce, citata dall’agenzia Ria Novosti -. Alcuni articoli parlano di un numero di punti, altri di un numero diverso. (…) Ufficialmente la parte russa, il ministero degli Esteri, che è il canale stabilito per le comunicazioni con gli Usa, non ha ricevuto nessuna proposta o piano, assolutamente niente. Siamo aperti al dialogo”.
Si terrà questo pomeriggio a Kiev, a quanto si apprende da fonti europee, un incontro tra una delegazione Usa e la delegazione Ue di stanza nella capitale ucraina. Le stesse fonti non hanno chiarito la formazione della delegazione Usa. In questi giorni a Kiev sono presenti alti funzionari del Pentagono. Secondo il Wall Street Journal, i leader europei stanno elaborando una propria controfferta su come porre fine alla guerra in Ucraina con condizioni alternative al piano americano e stanno cercando di convincere l’Ucraina a sostenere il loro piano, concepito per essere più favorevole a Kiev. L’Europa, scrive ancora il quotidiano, spera di avere il piano pronto entro pochi giorni, ma Kiev finora non si è impegnata ad aderirvi.
Da una seconda bozza del piano Usa diffusa da Axios, intanto, emerge che il piano di pace Usa per l’Ucraina include una garanzia di sicurezza modellata sull’articolo 5 della Nato, che impegnerebbe gli alleati statunitensi ed europei a trattare un attacco all’Ucraina come un attacco all’intera “comunità transatlantica”. Si afferma che qualsiasi futuro “attacco armato significativo, deliberato e sostenuto” da parte della Russia contro l’Ucraina “sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica” e che Usa e alleati risponderanno di conseguenza. “Gli Stati Uniti – si legge nel testo pubblicato da Axios – affermano che un attacco armato significativo, deliberato e prolungato da parte della Federazione Russa attraverso la linea di armistizio concordata in territorio ucraino sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica. In tal caso, il presidente degli Stati Uniti, nell’esercizio dell’autorità costituzionale e dopo immediate consultazioni con l’Ucraina, la Nato e i partner europei, determinerà le misure necessarie per ripristinare la sicurezza. Tali misure possono includere l’impiego di forze armate, assistenza logistica e di intelligence, azioni economiche e diplomatiche e altre misure ritenute appropriate. Un meccanismo di valutazione congiunto con la Nato e l’Ucraina valuterà qualsiasi presunta violazione”.
La garanzia di sicurezza avrebbe una durata iniziale di 10 anni e potrebbe essere rinnovata di comune accordo, scrive Axios.
Un alto funzionario della Casa Bianca e un’altra fonte a conoscenza diretta hanno confermato la legittimità del documento. L’alto funzionario ha affermato che la proposta dovrà essere discussa con i partner europei e potrebbe ancora cambiare. Il funzionario ha affermato che l’amministrazione Trump considera la garanzia di sicurezza proposta come una “grande vittoria” per Zelensky e per la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina.
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha detto che “all’Ue non è stato comunicato alcun piano in maniera ufficiale. Non ha senso in questo momento fare commenti. . Noi siamo al fianco dell’Ucraina nella difesa dei principi contenuti nella Carta dell’Onu e lavoriamo con il presidente Volodymyr Zelensky per una pace giusta e duratura”.
“Ieri – ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – è stato reso pubblico un piano in 28 punti. Discuteremo la situazione sia con i leader europei che con gli altri leader a margine del G20. Sarò in contatto anche il presidente Zelensky per discutere la questione. E’ importante e lo abbiamo sempre sostenuto: non c’è un accordo di pace sull’Ucraina senza l’Ucraina“.
Secondo quanto riporta il Financial Times, l’amministrazione di Donald Trump sta esercitando forti pressioni sull’Ucraina, chiedendole di accettare un piano di pace tra Stati Uniti e Russia entro il Giorno del Ringraziamento, il 27 novembre.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito al telefono il cancelliere tedesco Friedrich Merz “per un primo scambio di valutazioni sulla proposta di pace americana per l’Ucraina”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi spiegando che “nel corso del colloquio è stata sottolineata l’importanza di sostenere gli sforzi negoziali in corso e ribadito l’obiettivo finale del raggiungimento di una pace giusta e duratura, nell’interesse dell’intera Europa”.
Nel colloquio fra la premier Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Friedrich Merz sulla proposta di pace degli Stati Uniti sull’Ucraina “è stato accolto con favore il riferimento a solide garanzie di sicurezza, integrali al più ampio quadro della stabilità europea e transatlantica, in linea con quanto da tempo proposto dall’Italia”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi dopo la telefonata fra i due leader. “Altri elementi del piano – viene spiegato – sono stati considerati meritevoli di ulteriore approfondimento”.
Un funzionario statunitense ha sostenuto che il piano Usa per l’Ucraina include garanzie di sicurezza per Kiev equivalenti a quelle della Nato in caso di un futuro attacco, confermando precedenti notizie di stampa.
E l’Alta rappresentante dell’Ue Kaja Kallas aprendo il forum ministeriale Indo-Pacifico, ha dichiarato: “Sosteniamo qualsiasi piano che porti a una pace giusta e duratura in Ucraina. Per quanto riguarda il piano di pace, sappiamo che è stato presentato al presidente Zelensky. Abbiamo sempre detto che qualsiasi piano di pace per funzionare deve coinvolgere l’Ucraina e gli europei”.
“Oggi è il giorno in cui le sanzioni americane contro la Russia dovrebbero entrare in vigore. Spero che non si decida di rinviarle perché è esattamente ciò che la Russia desidera”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas in conferenza stampa dopo il Forum Ue-Pacifico. “Quello che la Russia vuole è che sia rinviato l’uso dei suoi asset”, ha aggiunto.
“Il tema è cosa ne pensa la nazione aggredita, quella che dovrebbe fare i sacrifici maggiori sulla base di questo piano, penso alla cessione di territori che sono stati difesi a costo di centinaia di migliaia di vittime in questi oltre tre anni di guerra. Non è tema di cui si può discutere dall’esterno, dovremmo parlarne con chi sta pagando quotidianamente il prezzo della guerra, quindi l’interlocuzione giusta è quella che coinvolge chi deve fare il maggior sacrificio”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in collegamento con la Fondazione Iniziativa Europa a Stresa, a proposito del piano Usa per la pace in Ucraina.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
