Più di 1 giovane su 3 vive in 14 grandi città – Notizie – Ansa.it

Più di 1 giovane su 3 vive in 14 grandi città – Notizie – Ansa.it


In Italia più di un giovane su tre (36,8%) tra 0 e 24 anni vive in una delle 14 città metropolitane: 4,8 milioni di ragazzi e ragazze, che rappresentano il 22,6% della popolazione totale. Sono alcuni dei dati diffusi da Save The Children durante l’incontro che si è svolto a Roma dal titolo “Periferie: dove cresce il futuro” con istituzioni e organizzazioni della società civile, dove è stato annunciato che dal 20 al 22 maggio l’organizzazione promuove la terza edizione della Biennale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – “IMpossibile 2026”.

Sempre nelle città metropolitane, sottolinea Save The Children, il 9% dei 15-24 anni (più di 190mila) non studia e non lavora, con grandi disuguaglianze territoriali: a Napoli e a Palermo, infatti, sono circa 14 su 100 i giovani esclusi dal sistema di istruzione e dal mercato del lavoro. Ma le disuguaglianze, viene sottolineato, non si radicano solo tra città. Anche crescere in un quartiere o in un altro all’interno della stessa città può fare la differenza sul futuro di bambini, bambine e adolescenti.

Secondo i più recenti dati elaborati da Istat, a Milano ad esempio, se nella zona di Ripamonti circa un giovane su 15 (il 6,9%) abbandona precocemente gli studi (contro il 12,4% della media comunale) e il 14,6% non studia e non lavora (contro il 20,4% a livello comunale), in quella di Parco Monluè – Ponte Lambro, ben il 28% abbandona precocemente gli studi e quasi uno su 3 (il 32,1%) non studia e non lavora.

A Palermo, nel quartiere di Malaspina-Palagonia il 5,2% dei giovani abbandona precocemente gli studi e il 17,3% non studia e non lavora, valori ben lontani da quelli che si osservano a livello comunale dove circa un giovane su 5 (il 19,8%) abbandona precocemente gli studi e circa uno su 3 (il 32,4%) non studia e non lavora. Le famiglie in potenziale disagio economico sono il 5,8% a Palermo, il 2,2% a Malaspina – Palagonia. Valori molto diversi si osservano a Brancaccio-Ciaculli, dove le famiglie in potenziale disagio economico sono quasi una su 10 (il 9,9%), un giovane su 3 (il 33,1%) abbandona precocemente gli studi e quasi la metà (il 45,3%) non studia e non lavora.

A Roma, nel quartiere Trieste – dove poco meno del 2% delle famiglie è in potenziale disagio economico – circa un giovane su 20 (il 5,4%) abbandona precocemente gli studi (a fronte di una media comunale del 9,5%) e quasi uno su quattro (il 17,2%) non studia e non lavora (3 punti percentuali in meno rispetto alla media del 20,8% del Comune). La situazione cambia nettamente nella zona della Magliana, dove più di un ragazzo/a su 4 (il 27,9%) abbandona precocemente gli studi e quasi due su 5 (il 38,7%) non studiano e non lavorano.
   

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