Proteste al concerto israeliano, bufera a Parigi – Notizie – Ansa.it

Proteste al concerto israeliano, bufera a Parigi – Notizie – Ansa.it


Insulti, fumogeni, interruzioni: si infiammano le polemiche in Francia per la protesta inscenata giovedì sera alla Philarmonie de Paris, durante un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Israele diretta da Lahav Shani. Quattro gli arresti, mentre il ministro dell’Interno, Laurent Nunez, ha parlato di un concerto “turbato da militanti pro-pal” in un episodio “molto grave” e “totalmente irresponsabile”.

    Nei video in circolazione sul web, uno spettatore brandisce un fumogeno rosso sulle gradinate della sala ultramoderna della Cité de la Musique. Altri spettatori tentano di intercettarlo, tra grida e tafferugli. “Per tre volte, alcuni spettatori hanno cercato in diversi modi di interrompere il concerto, per due volte con l’uso di fumogeni”, precisa la Philarmonie de Paris, che ha sporto denuncia. Gli arresti riguardano tre uomini e una donna: uno dei fermati, di circa 20 anni, risulta schedato per legami con ”movimenti della contestazione”, dice una fonte vicina al dossier.

    Pochi giorni prima del concerto, militanti propal ne avevano invocato l’annullamento. In un messaggio letto prima della rappresentazione, il sindacato Cgt-Spectacle aveva chiesto che la Philarmonie ”ricordasse al pubblico le accuse gravissime che pesano sui dirigenti” di Israele, a cominciare dalla situazione a Gaza. La protesta ha provocato una pioggia di condanne, a partire dal governo: ”La violenza non può avere spazio in una sala concerti”, ha tuonato la ministra della Cultura, Rachida Dati, mentre la collega per la Lotta alle discriminazioni, Aurore Bergé, ritiene che quanto ”subito” dall’Orchestra israeliana sia ”indegno”, aggiungendo che “l’antisemitismo non avrà mai il suo posto in Francia”. Per l’ambasciatore di Israele a Parigi, Joshua Zarka, ”ciò che abbiamo visto ieri è davvero la dimostrazione che i francesi ne hanno abbastanza” delle proteste pro-pal.

    Accanto alle condanne, la vicenda ha inevitabilmente scatenato le polemiche politiche: su X, il presidente del Consiglio Rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia Yonathan Arfi ha accusato la France Insoumise e il sindacato Cgt di essere ”responsabili dell’isteria del dibattito pubblico su Gaza dal 7 ottobre”. La capogruppo del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha parlato di ”atti intollerabili” causati ”da attivisti antisemiti di estrema sinistra”. Solo il leader Insoumis, Jean-Luc Mélenchon non condanna gli incidenti, perché “non si può impedire alla gente di protestare contro un genocidio”.

    Quello a Parigi è solo l’ultimo degli episodi di contestazione che in tutto il mondo hanno colpito le manifestazioni legate a Israele, dalla cultura allo sport: a Birminghan, 11 persone sono state arrestate come risultato di un’imponente operazione di polizia che giovedì ha accompagnato il match di Europa League tra Aston Villa e Maccabi Tel Aviv. Un gran numero di sostenitori filo-palestinesi ha sventolato striscioni e bandiere fuori dal Villa Park, mentre un gruppo più piccolo di attivisti pro Israele ha marciato verso lo stadio, vietato ai tifosi ospiti. 
   

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