“Sulla legge sul consenso il rischio è il rovesciamento dell’onere della prova, questo è il dubbio”.
Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella intervistata durante la trasmissione “Ping Pong” su Rai Radio 1.
“È meglio prendere più tempo ma approvare – ha aggiunto – una legge convincente. Quello che è emerso dopo l’approvazione alla Camera è una forte perplessità da ambienti importanti: gli avvocati, l’ex presidente delle Camere Penali Caiazza è stato molto duro su questa legge, anche altri hanno sollevato dei dubbi. Perché la legge si farà, perché già c’è. Nel senso che il consenso già c’è, per fortuna perché è un principio sacrosanto, nella nostra giurisprudenza attraverso le sentenze della Cassazione e questo già da anni”.
“Non c’è nessuna retromarcia sul consenso. Semplicemente ogni Camera, ha le sue prerogative, ed è giusto che se il Senato vuole aprire una discussione più approfondita sul testo che gli è arrivato dalla Camera sul consenso, lo può fare”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità intervistata durante la trasmissione “Ping Pong” su Rai Radio 1. “Tanto più che la cosa – ha aggiunto – è in carico alla commissione Giustizia, guidata da Giulia Bongiorno e non ci possono essere dubbi sulla sua posizione per quanto riguarda la difesa delle donne dalla violenza. Quindi non è certamente una retromarcia, è semplicemente la necessità ed anche il diritto di approfondire. Si parla sempre dei diritti di ogni Camera a poter esaminare e a approfondire le leggi, quando poi si fa si parla di retromarcia. Retromarcia che non c’è, la legge si farà, semplicemente il Senato ne vuole discutere e forse correggere alcuni punti”.
Nordio, su consenso solo un rinvio per questioni tecniche
Sul ddl sul conseeso solo “un rinvio” il ministro Carlo Nordio è “fiducioso”che “sicuramente” la norma sarà approvata. “Che cosa sia successo ieri – dice all’ANSA a margine di un incontro – non lo so, è stata una iniziativa dei gruppi parlamentari ma posso dire che è un piccolo slittamento dovuto a dei riferimenti tecnici necessari, quando si interviene su una legge penale anche una virgola può cambiare completamente il significato, quindi bisogna stare estremamente attenti alla tecnica redazionale, questo riguarda un’opera di cesello che non sempre si fa quando una legge viene portata però sul contenuto vi è una unità di consenso”.
Salvini: ‘il testo sul consenso è troppo interpretabile’
Il consenso è “assolutamente condivisibile come principio, ma una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo è una legge che rischia di intasare i tribunali e alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze Questa sorta di consenso preliminare, informato e attuale, così come è scritto, lascia lo spazio a vendette personali, da parte di donne e uomini, che senza nessun abuso userebbero una norma vaga per vendette personali che intaserebbero i tribunali”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, a proposito dello stop in Senato alla modifica della norma del codice penale sul reato di violenza sessuale, sottolineando il lavoro della senatrice Giulia Bongiorno, “esperta e avvocata di tante donne vittime di violenza e molestia”.
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