Vola il candidato di estrema destra George Simion nelle elezioni presidenziali della Romania. Dopo lo spoglio dell’80% dei voti, Simion, leader del partito Aur, è dato al 40,78%, Crin Antonescu della coalizione governativa Psd-Pnl-Udmt) ottiene il 21,32%, Nicușor Dan, indipendente e sindaco di Bucarest al 18.37% , mentre l’ex premier Victor Ponta, anch’egli indipendente ma su posizioni nazionaliste è più indietro al 14,60%. Questi dati si basano su oltre 5,8 milioni di voti scrutinati su un totale di circa 9,5 milioni espressi. Con questi numeri, George Simion, pur confermandosi abbondantemente in testa, non raggiunge tuttavia la maggioranza assoluta necessaria per evitare il ballottaggio, previsto per il 18 maggio. Per chi sfiderà Simion, Crin Antonescu sembra consolidare la seconda posizione rispetto a Nicușor Dan, anche se la situazione potrebbe cambiare con i voti della diaspora. Infatti, dopo lo spoglio del 21%, delle schede espresse all’estero, Simion ha preferenze per il 56.81% e Nicusor Dan al 27.38%, mentre Antonescu è stato votato fin qui soltanto dall’8.05% dei romeni all’estero.
Nel giorno del primo turno delle presidenziali in Romania, hacker filorussi hanno lanciato un cyberattacco contro siti governativi e del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu. Lo ha segnalato il giornalista indipendente Victor Ilie, ripreso da Digi24. Il gruppo NoName057(16) ha rivendicato l’attacco affermando su Telegram di aver “inviato sorprese DDoS” ai portali governativi. Le autorità romene hanno confermato ufficialmente l’attacco.
Dopo poco, secondo quanto comunicato dal Direttorato Nazionale per la Sicurezza Cibernetica, i siti dei ministeri degli Interni e della Giustizia sono tornati pienamente operativi. I siti ufficiali del ministero degli Interni, del ministero della Giustizia e del candidato Antonescu finiti nel mirino erano risultati temporaneamente inaccessibili. Gli utenti che cercavano di accedervi venivano reindirizzati a pagine di errore o ricevevano messaggi di malfunzionamento.
Il candidato dell’ultradestra favorito alle presidenziali, George Simion, si è presentato al seggio elettorale con Calin Georgescu, vincitore a sorpresa del primo turno della scorsa consultazione in novembre, poi annullata dalla Corte costituzionale. “Ho votato con Calin Georgescu. Siamo qui con una sola missione, il ripristino dell’ordine costituzionale, il ripristino della democrazia”, ha detto Simion, leader del partito di estrema destra Aur. “Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo romeno, che voglio servire. Siamo qui con un solo desiderio, fare giustizia per la Romania”, ha aggiunto.
Georgescu, che si era nuovamente candidato ma che è stato escluso dalla competizione, ha ribadito la sua ferma condanna della decisione dei giudici di annullare il voto di novembre. Oltre a Simion, hanno votato anche i suoi due principali avversari, Crin Antonescu e Nicusor Dan.
A inizio dicembre scorso la Corte costituzionale, con una decisione clamorosa a soli due giorni dal ballottaggio, era intervenuta a invalidare il successo di Georgescu per irregolarità finanziarie nella sua campagna elettorale e per pesanti ingerenze russe attuate attraverso TikTok.
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