Non sarà la ThuLa, ma l’Inter si fa andare bene la BoLa: un gol per tempo di Lautaro e Bonny mandano ko la Lazio nel posticipo serale e permettono alla squadra di Chivu di agganciare la Roma in vetta alla classifica. Una vittoria pesante per i nerazzurri, la quarta di fila dopo il ko contro il Napoli e la undicesima nelle ultime dodici gare considerando anche la Champions, anche considerando che gli uomini di Sarri erano arrivati a San Siro imbattuti da sei partite e con la capacità di mantenere la porta inviolata nelle ultime quattro. Ma l’Inter continua a viaggiare con grandi numeri a livello offensivo, visto il miglior attacco con oltre due gol di media a partita in campionato. I biancocelesti, nonostante un ottimo Zaccagni, si sono svegliati forse troppo tardi, andando vicini a riaprire la gara soltanto nel finale con Gila (traversa) e Pellegrini e dopo aver rischiato di subire il 3-0.
Una partita che si è messa subito in discesa per i nerazzurri e subito in salita per la Lazio. L’Inter è infatti partita fortissimo, sfruttando immediatamente uno dei principali dettami tattici di Chivu, ovverosia il pressing altissimo. Dopo poco più di due minuti, infatti, un recupero in zona offensiva vicino all’area biancoceleste porta Bastoni a strappare palla a Isaksen e servire Lautaro, che calcia sotto l’incrocio portando avanti i nerazzurri. La Lazio prova a reagire con Zaccagni, che calcia alto dal limite, poi crea qualche potenziale pericolo ma senza impensierire troppo Sommer. L’Inter da par sua prova a controllare il possesso e cercare spazi anche in ripartenza, replicando all’occasione di Zaccagni con un mancino al volo di Sucic largo, mentre Akanji non trova la porta con una conclusione da fuori. Nella ripresa il primo squillo è biancoceleste, con un destro di Guandouzi che Sommer blocca in tuffo. La risposta è con una incursione di Barella che serve Lautaro, ma la conclusione dell’argentino termina alta. I nerazzurri però alzano i giri del motore, il capitano interista lancia Dimarco, cross basso per il francese che sfila dietro Romagnoli e insacca a porta vuota.
Sarri prova a scuotere i biancocelesti con un triplo cambio inserendo Vecino, Pedro e Noslin, ma l’Inter sembra chiudere subito la gara con una stoccata di Zielinski dal limite che batte Provedel. Sembra soltanto, però, perché il 3-0 viene annullato al Var per un tocco di mano di Dimarco a inizio azione. E per un pelo i biancocelesti non riaprono la gara, quando un colpo di testa di Gila sbatte sulla traversa, sul palo e poi finisce tra le braccia di Sommer, mentre Manganiello indica l’orologio per segnalare che il pallone non ha varcato la linea di porta. Poi serve il miglior Sommer per dire di no a Pellegrini, che su una invenzione di Zaccagni si invola in area e calcia da posizione defilata ma trova la risposta del portiere nerazzurro in uscita. Ma è stata l’ultima emozione, perché nel finale la difesa interista ha serrato le fila senza concedere altro ai biancocelesti, ottenendo così tre punti importanti per chiudere in vetta prima della sosta per le nazionali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
