“L’Iran era vicino alla produzione della bomba atomica”, ha ribadito Donald Trump in un’intervista a Fox News. Il presidente Usa continua a sostenere che i tre siti iraniani colpiti nei raid americani di una settimana fa – Fordow, Isfahan e Natanz – sono stati distrutti. “Non li abbiamo solo colpiti, abbiamo provocato danni definitivi”.
Trump torna poi ad attaccare il capo della Federal Reserve, Jerome Powell, colpevole secondo lui di non tagliare i tassi di interesse. “Chiunque è meglio di lui”, ha detto il presidente sottolineando di avere già in mente un sostituto. Secondo i media il tycoon sta valutando l’ex governatore della Fed Kevin Warsh e il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett. Tra i candidati ci sarebbe il segretario al Tesoro Scott Bessent, l’ex presidente della Banca mondiale David Malpass e Christopher Waller.
Poi sui dazi: “Potrei farlo ma non credo ci sia bisogno”, di prorogare la scadenza del 9 luglio”, ha detto il tycoon precisando che il suo team “sta inviando lettere” ai circa 200 Paesi colpiti dalle misure. “Abbiamo fatto un accordo sui dazi con la Cina e con la Gran Bretagna, stiamo lavorando ad intese con tutti gli altri”.
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